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DENTRO LE DISCIPLINE: ITALIANO E MATEMATICA

possono compromettere la corretta risoluzione del problema,         delle parole, puoi controllare di aver risolto bene il pro-
come testimoniano i protocolli registrati.                          blema (se l’hai già risolto prima), oppure puoi risolverlo
I dati raccolti nei diversi problemi proposti hanno rilevato        ora (se hai lasciato in bianco il riquadro del primo foglio)”,
che la quasi totalità degli allievi ha tentato di trovare una       seguita da tre domande di metariflessione.
soluzione anche quando la comprensione del testo (veri-             I risultati hanno messo in luce una notevole diminuzione
ficata tramite la richiesta di scrivere il significato di alcune    delle soluzioni scorrette (da circa il 65% al 36%), ma
parole e l’analisi delle strategie attuate dall’allievo) era        soprattutto una evidente presa di consapevolezza dell’im-
lacunosa, dimostrando così che è più forte l’esigenza di            portanza delle parole da parte degli allievi, emersa dalle
fornire al docente un risultato piuttosto che ammettere             risposte da loro fornite alle domande di tipo metariflessivo,
di non essere in possesso di tutte le conoscenze linguistico-       come le seguenti: “È cambiato che prima non sapevo il
enciclopediche per soddisfare la richiesta del problema. In         significato di due parole e allora non ho potuto risolvere
particolare, circa il 65% dei problemi somministrati risulta        il problema. Ma adesso che le so ho potuto risolverlo”;
scorretto, e nel 54% dei casi gli errori dipendono proprio          “Ho imparato come un solo termine sbagliato possa farti
da fattori lessicali.                                               sbagliare tutto il problema”.
Va inoltre ricordato che diversi bambini erano consape-
voli di non conoscere il significato delle parole presenti nel      CONCLUSIONI
testo, dal momento che l’hanno esplicitato (con frasi come
“Non so il significato”, oppure fornendo un significato alle        Abbiamo illustrato l’impostazione e i principali risultati
parole che dichiaravano essere inventato, come “Uno stru-           dell’attività didattica sperimentale pensata in generale per
mento per il calcio” per caciotta), ma ciò non li ha spinti a       sviluppare contemporaneamente competenze matemati-
interrompere il proprio processo di risoluzione.                    che e linguistiche, e in particolare per favorire negli allievi
Tali comportamenti sembrano testimoniare una rinuncia               un produttivo atteggiamento di fronte alla risoluzione di
a priori a comprendere il testo e i suoi aspetti lessicali; gli     problemi, che verte sull’esigenza di comprendere e inter-
aspetti linguistico e matematico sono per la maggioranza            pretare il lessico inerente alla situazione data prima di pro-
degli allievi due mondi disgiunti: quando la docente chiede         cedere.
di risolvere un problema di matematica occorre fare dei             I risultati di questa sperimentazione offrono moltissimi spunti
conti, indipendentemente dalla conoscenza del significato           di riflessione, aprendo anche numerose piste didattiche, le più
delle parole presenti nel testo. Causa di questi atteggia-          promettenti delle quali potrebbero vedere presenti sui banchi,
menti è la modalità con cui viene nella maggior parte dei           allo stesso tempo (e non solo in senso metaforico), il quaderno
casi gestita in classe l’attività di risoluzione di problemi, cioè  di matematica e il dizionario: un abbinamento insolito, anche
le norme più o meno implicite del contratto didattico che           agli occhi degli allievi, ma che si potrebbe rivelare vincente
la governano, che spesso non passano da una conoscenza              nella difficile impresa di rendere più solido e funzionale l’in-
approfondita della comprensione del testo e dal far perce-          segnamento/apprendimento delle due discipline cardine del
pire agli allievi la necessità di conoscere il significato delle    percorso scolastico. n
parole presenti, prima di risolvere il problema.
                                                                     PER SAPERNE DI PIÙ
SECONDA FASE:
LA LETTURA DELLE PAROLE DEL DIZIONARIO                                • D’Amore, B. (2014). Il problema di matematica nella
                                                                      pratica didattica. Modena: Digital Index.
Per tentare di scardinare le conseguenze negative del con-            • Fornara, S., & Sbaragli, S. (2013). Italmatica. Rifles-
tratto didattico consueto, la sperimentazione è proseguita            sioni per un insegnamento/apprendimento combinato
con un “forzato” ritorno sul testo e sul significato delle            di italiano e matematica. In: D’Amore, B., Sbaragli, S.
parole, attraverso la lettura individuale di una scheda les-          (a cura di). La didattica della matematica come chiave
sicale che riprendeva le parole del problema con i relativi           di lettura delle situazioni d’aula. Bologna: Pitagora.
significati, preceduta da questa indicazione: “Rileggi con            33-38.
attenzione il problema e poi leggi queste schede, cer-                • Fornara, S., & Sbaragli, S. (in corso di stampa). Ital-
cando di capire il significato delle parole che ti servono            matica. L’importanza del dizionario nella risoluzione di
per risolvere il problema o (se l’hai già risolto) per control-       problemi matematici. Atti del convegno Giscel, Roma,
lare di averlo risolto bene”. In seguito gli allievi ricevevano       26-29 marzo 2014.
quest’altra indicazione: “Ora che hai chiarito il significato

18 La Vita Scolastica - n. 2 - 2016
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