Page 31 - NIDI-05_integrale
P. 31

Questi giochi richiedono una continua ricerca della       La musica
“giusta misura”a partire dall’osservazione della po-
stura del bambino, accogliendo le sue eventuali ten-      Quando raccontiamo una storia, una filastrocca o
sioni muscolari, guardandosi negli occhi. Un modo         una tiritera, l’interpretazione può ispirarsi al signi-
di dialogare con il corpo ancor prima di iniziare con     ficato e alla musicalità delle parole. Per esempio, ri-
le parole che possono essere anche in rima.               pensando a “Il pollice è malato”, quando si dice “E
                                                          giù si è coricato” si può fare un glissando, cioè un
Le parole                                                 abbassamento progressivo della voce. Le tenerezze
                                                          ludiche sono una vera e propria occasione per gio-
Le parole delle tenerezze ludiche di origine popo-        care anche con la musica. E se pensiamo ai “caval-
lare ci mettono di fronte allo stupore che possono        lucci” ecco che possiamo focalizzare l’attenzione sul
suscitarci i fatti di tutti giorni e, talvolta, i drammi  tempo (andamento e velocità) e sul ritmo (succes-
della vita. Sono parole che un bambino conosce e          sione di accenti).
che può conoscere. Sono parole che vanno ad am-           Un cavalluccio che permette di soffermarci sulla rit-
pliare un vocabolario utile per nominare, descrivere      mica è “Il cavallo del bambino”. A seconda del “tipo
e raccontare la realtà intorno a sé. Una fondamen-        di cavallo” l’adulto può muovere le gambe in modo
tale variabile per lo sviluppo linguistico sta proprio    lento se il cavallo va pianino, sostenuto se galoppa;
nel “contenuto che un bambino possa capire e/o a          mentre con un ritmo sincopato (mettendo l’accento
cui possa rispondere” (Camaioni, 1996). Per esem-         dove meno ce lo aspettiamo) se “va a zoppetto”…
pio, “Il pollice è malato”, dove si raccontano alcune     Senza escludere che alcuni movimenti possono es-
azioni cariche di affettività, è una storia fra le dita   sere inventati, come quello che può servire per valo-
che ci permette di entrare nel profondo di un mo-         rizzare il silenzio e il risposarsi un po’: “Il cavallo del
mento di quotidianità.                                    tenente non fa niente non fa niente!”.
                                                          Il tempo e il ritmo sono due elementi fondamenta-
       Il pollice è malato                                li della musica perché determinano la tensione del
       Storia su una mano                                 brano (tenerne di conto evita eventuali appiattimen-
                                                          ti). Giocare con i diversi elementi della musica per-
       Il pollice è malato                                mette di tenere sempre vivo un brano (anche quello
                                                          che recitiamo per l’ennesima volta), soprattutto se
        (Accarezzare il pollice del bambino)              poi termina con un “Patapum! Giù per terra!”.

       E giù si è coricato                                       Il cavallo del bambino
                                                                 Cavalluccio faccia a faccia
        (Piegare il pollice sul palmo)
                                                                 Il cavallo del bambino
       L’indice lo copre                                         Va pianino, va pianino

        (Piegare il dito indice sul pollice)                     Il cavallo del gradasso
                                                                 Va di passo, va di passo
       Il medio lo riscalda
                                                                 Il cavallo del giovanotto
        (Piegare il dito medio sul pollice)                      Va di trotto, va di trotto

       L’anulare dice al mignolino                               Il cavallo del vecchietto
                                                                 Va a zoppetto, va a zoppetto
        (Piegare l’anulare sul palmo)
                                                                 Quando il re monta in groppa
       “Shhhh… sta buono fratellino”                             Galoppa, galoppa

        (Far accarezzare il pollice dal mignolo)                 Il cavallo che va in guerra
                                                                 Patapum! Giù per terra!

                                                                  (Lasciar cadere il bambino, sorreggendolo)

                                                          5-2018                                                       31
   26   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36