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L’EDITORIALE
                                                                                      di Silvana Loiero

            Per una scuola




            “umana”














                ei primi giorni di scuola gli insegnanti hanno reso particolarmente im-  I contatti umani
                portante il rituale dell’accoglienza per tutti gli alunni, e in particolare per
         N quelli di classe prima. Hanno dato all’evento una certa solennità perché   tra insegnanti
          l’ingresso per la prima volta alla scuola primaria, o comunque la frequenza di
          una nuova classe, acquista la particolare caratterizzazione di un rito di passaggio.  e genitori
          A scuola vengono praticate molte forme di ritualità, da quelle legate allo svolgi-
          mento delle attività quotidiane nelle diverse situazioni di insegnamento appren-  diminuiscono
          dimento, ai riti ciclici come gli incontri genitori-insegnanti e le feste.
          I rituali scolastici sono fondamentali per i ragazzi: stabiliscono i con!ini tra casa   sempre di più,
          e scuola, danno ordine e regolarità scandendo compiti e tappe di un percorso e
          separando tempi e spazi, creano sicurezza e senso d’appartenenza a un gruppo...  e non soltanto
          Ma i rituali sono importanti anche per i genitori: costituiscono “regole d’azione”   per questioni
          che aiutano a costruire una cultura comune tra scuola e famiglia, promuovono
          relazioni positive e responsabilità condivise. Purtroppo oggi c’è un pericolo in   di tempo
          agguato che mina la sacralità dei rituali collettivi. Si chiama dematerializzazione,
          e fa riferimento al passaggio dai documenti cartacei a quelli digitali. Al termine
          informatico si accompagnano espressioni come credenziali d’accesso, link su cui
          cliccare, visualizzazione online... Questo ha dei risvolti notevoli sul piano inter-
          personale, perché i contatti umani tra insegnanti e genitori diminuiscono sem-
          pre di più, e non soltanto per questioni di tempo. Le email sostituiscono molti
          colloqui faccia a faccia, il registro elettronico e le pagelle on line creano distanze
          prima impensabili.
          I tempi cambiano, è vero. Ma dobbiamo fare in modo che la dematerializzazio-
          ne non conduca alla disumanizzazione: come scrive Gregory Bateson, gli eccessi
          portano sempre con sé qualcosa di tossico.























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                                                  2 | 2019     L’ EDITORIALE
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