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l’editoriale
Fili e trame
di continuità
Maurizia Butturini, Direttore
“Bisogna vedere iprendiamo l’idea di continuità nel modo più ampio, partendo
da un confronto che ci veda ragionare assieme sulla nostra re-
quel che non si è R altà educativa.
visto, È all’interno del nostro mondo, la scuola, che possiamo ritrovare i fili
vedere di nuovo della continuità: nelle idee fondanti, nelle relazioni, nella progettuali-
tà, nelle modalità che scegliamo per intrecciare cura e educazione, nei
quel che si è visto, contesti esperienziali, nei valori che ci appartengono e che caratteriz-
vedere in zano la nostra piccola o grande comunità.
La continuità di un progetto formativo respira e vive del nostro lavoro
primavera quel che che ricuce continuamente le trame che ne sostengono l’identità edu-
si è visto in estate, cativa.
Ancor prima di declinare la continuità nei suoi vari aspetti d’azione
vedere di giorno possiamo impegnarci perché siano le buone idee pedagogiche e le scel-
quel che si è visto te di valore a costruire il territorio nel quale riconoscerci, oltre le dif-
di notte, ferenze.
Ordire con cura fili e trame di continuità in un gruppo di lavoro, e in
con il sole dove reti formate da più gruppi, significa costituire uno sfondo sul quale ri-
prima pioveva, equilibrare i cambiamenti che possono destabilizzare la nostra realtà
e accogliere in modo proficuo le novità come linfa per nuovi sviluppi
la pietra che ha evolutivi. In una storia che muta ma continua in modo ricco e diffe-
cambiato posto.” rente, in armonia con un prima e un dopo che fa parte della stessa
avventura educativa.
José Saramago
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Si 9 • 2019 • L’EDITORIALE 1