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il punto










                                             Che cosa ci lasciano
          Mario Maviglia
          Dirigente tecnico,
                                             i bambini?
          MIUR
































                he cosa ci lasciano i bambini   sionale),  se  è  filato  via  liscio,  com-  dattico-metodologico  e  relazionale.
                che  passano  alla  scuola  pri-  plessivamente. Insomma che cosa si   In  fondo,  l’azione  educativa,  para-
         C maria? Di solito (giustamen-      porta a casa un docente da un rap-  frasando  Bateson,  è  un’incessante
          te) ci preoccupiamo di valutare quel   porto così intenso e quotidiano che si   “danza coevolutiva” in cui i soggetti
          che noi lasciamo ai bambini, come li   è snodato lungo un percorso segnato   interagenti si influenzano e si in-se-
          abbiamo attrezzati per fare il grande   da incredibili cambiamenti psicoevo-  gnano  reciprocamente,  anche  se
          passo,  quali  esperienze  significati-  lutivi nei bambini?           spesso l’adulto non presta attenzione
          ve si portano in dote. Ma i docenti?   Vi  è  poi  l’aspetto  più  squisitamente   e ascolto a quanto si è lasciato segna-
          Come vivono questo passaggio? Che   professionale:  che  cosa  ne  ha  trat-  re dal bambino. I commiati possono
          cosa  hanno  tratto  dall’esperienza   to il docente in termini di guadagni   costituire  l’occasione  per  rendere
          triennale con quei bambini? Se si è   professionali,  o  di  consapevolezze   espliciti questi vissuti professionali,
          disponibili a intraprendere un viag-  sul piano educativo-didattico? Tutto   perché rivivendoli si possono meglio
          gio di riflessione di questo tipo ci si   si  è  svolto  secondo  una  consolidata   comprendere e interpretare.
          accorge che si intrecciano vari livelli.   routine professionale (ammesso che
                                             ciò sia possibile)? O vi sono stati ele-
                                             menti  di  novità/rottura  rispetto  al
          Innanzitutto vi è l’aspetto affet-
          tivo-relazionale:  il  rapporto  edu-  passato?
          cativo è intriso di questa dimensione,
          anzi ne trae nutrimento. E qui si pos-  I bambini infatti, con il loro com-
          sono fare una serie di considerazioni   portamento,  le  loro  caratteristiche
          su come è stato gestito il rapporto e   cognitive e il tipo di risposte che dan-  “IL PUNTO”
          come ci si è trovati da adulti, da do-  no alle proposte dell’adulto, solleci-  IN TEMPO REALE NELLO
          centi:  se  è  stato  coinvolgente  (pur   tano gli insegnanti a rivedere i propri   “SPEAKER’S CORNER”
          all’interno  della  dimensione  profes-  modi di agire e operare sul piano di-  www.scuoladellinfanzia.it



          Si  9 • 2019 • IL PUNTO                                                                             5
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