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L’INTERVISTA
Fare domande
è un’arte
Intervista a Telmo Pievani A scuola gli insegnanti fanno
a cura di Chiara Tacconi una grande quantità di domande:
quali caratteristiche dovrebbero
avere per diventare strumenti
didattici potenti, cioè funzionali
a stimolare processi cognitivi
e a incoraggiare la creatività?
I bambini sono bravissimi a fare domande, perché sono
ricercatori nati. Hanno quella curiosità dei cuccioli di
Homo sapiens, ancora suf!icientemente destrutturata,
che permette loro di andare al fondo delle questioni, !ino
all’ultimo dei “perché?” possibili, dopo il quale c’è comun-
que un altro perché in sospeso. Gli insegnanti invece fan-
no più fatica a fare le domande giuste, perché sentono il
dovere di una veri!ica dei contenuti trasmessi e vivono da
adulti dentro uno schema !inalizzato a obiettivi didattici.
Filosofo e storico della biologia, non- Ma una domanda chiusa, senza sbocchi molteplici, non
ché esperto di teoria dell’evoluzione, porta molto lontano. Le domande che incoraggiano la
TELMO PIEVANI è professore di Fi- creatività sono quelle aperte.
losofia delle scienze biologiche pres- Ci faccia un esempio...
so l’Università degli studi di Padova.
È direttore di Pikaia, il portale italiano Se in una lezione sulla storia antica e sull’evoluzione
dell’evoluzione, e autore di pubblica- umana ho appena raccontato che !ino a tempi recenti esi-
zioni scientifiche e divulgative. Con Ni- stevano tante specie umane e che noi non eravamo certo
les Eldredge e Ian Tattersall ha curato l’unica né quella predestinata a dominare, una domanda
potrebbe essere: “Ma come facevano esseri umani così di-
l’edizione italiana della mostra Darwin.
versi a convivere? Ma erano poi così diversi?”. Una buona
1809-2009, e insieme a Luigi Luca domanda deve sempre presupporre la propria messa in di-
Cavalli-Sforza il progetto espositivo scussione. Deve partire da dettagli concreti, ma poi coin-
internazionale Homo sapiens: la gran- volgere grandi temi culturali (in questo caso la diversità).
de storia della diversità umana. Deve poter essere interpretata da punti di vista differenti
che poi in classe vengono integrati, dal basso, attraverso il
Tra i suoi ultimi libri: Perché siamo
coordinamento e la supervisione dell’insegnante. E poi se
parenti delle galline?, Trieste-Firenze, lo studente non sta partecipando al processo e non è pre-
Editoriale Scienza (2010, 2019); Sul- parato, l’insegnante lo capisce comunque e può valutare.
le tracce degli antenati, Trieste-Firen-
ze, Editoriale Scienza (2019).