Page 3 - VS6_2019_abstract
P. 3

L’EDITORIALE
                                                                                      di Silvana Loiero

            La scuola




            è per tutti














                irando nelle nostre scuole capita spesso di osservare bambini impazien-  La nostra
                ti,  con  ridotte  capacità  di  attenzione  e  frequente  instabilità  motoria.
         G Qualche esperto attribuisce le cause ai nuovi modelli educativi, qualcun   scuola primaria
          altro all’esposizione massiccia ai mille stimoli della società odierna (suoni, im-
          magini, parole)…                                                          sa attrezzarsi
          Alcuni mesi fa, all’inizio della scuola, ho incontrato alcuni insegnanti di classe
          prima che mi hanno parlato proprio di questo: i bambini di oggi sono diversi   per fronteggiare
          rispetto al passato, fanno mille domande, hanno voglia di conoscere tante cose,
          ma non riescono a stare fermi e attenti più di dieci minuti. Gli insegnanti non si   problemi
          sono scoraggiati, si sono rimboccati le maniche, hanno cercato di saperne di più   vecchi e nuovi,
          sulle tecniche e strategie di gestione della classe, hanno chiesto consigli ai colle-
          ghi… Adesso, dopo alcuni mesi e tanta fatica, sono soddisfatti del lavoro fatto e   e realizzare
          dei risultati ottenuti.
          Purtroppo, però, in alcune scuole italiane, poche per fortuna, è stata messa in   attività
          atto una strategia di “evitamento”. Di fronte a bambini considerati “ingestibili”
          sul piano del comportamento, dopo varie riunioni con i genitori, alcuni dirigenti   all’insegna
          scolastici hanno deciso di far frequentare gli allievi con un orario ridotto, alme-
          no nella prima parte dell’anno. Situazioni del genere fanno indignare, perché   dell’“inclusione”
          sottrarre il servizio scolastico a un bambino è del tutto illegittimo. Ma non dob-
          biamo dimenticare che la scuola pubblica, evocata dalla Costituzione, è aperta a
          tutti e che vanno garantiti ai bambini uguali opportunità.
          Per fortuna i contesti scolastici in cui si mettono in atto comportamenti discri-
          minanti sono pochi; la grande “famiglia” della scuola primaria italiana sa at-
          trezzarsi per fronteggiare problemi vecchi e nuovi, realizza attività all’insegna
          dell’“inclusione”, fa progetti sulla legalità e sui diritti, e scrive a caratteri cubitali
          “I CARE” sulle pareti.














                          SCOPRI








                                                  6 | 2020     L’EDITORIALE
   1   2   3   4   5   6   7   8