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TESTIMONIANZE

DELLA STORIA

LA LIBERTÀ DEI GRECI DI FRONTE AL RE PERSIANO

In questo brano lo storico Erodoto (V secolo          e che affrontano con estremo orgoglio anche
a.C.) descrive le travagliate vicende di una          a fronte delle profferte dei dignitari persiani.
spedizione di ambasciatori spartani                   Erodoto accentua l’orgoglio degli ambasciatori
presso il re Serse.                                   spartani («Degni di ammirazione furono il
Un decennio prima gli ambasciatori di Dario           coraggio di questi eroi e inoltre le parole che
inviati a Sparta erano stati uccisi e ora, a Sparta,  ebbero a pronunciare») per la propria libertà
solo Spertia e Buli si offrono come ambasciatori,     e lo contrappone alla sottomissione dei Persiani
consapevoli dei rischi che corrono                    al potere assoluto del loro re.

                                                              Il re persiano Dario.

legarvi d’amicizia con il re                                  Mentre si recavano a Susa,1 arrivarono presso Idarne,2 che era di origine persiana, ma
Idarne si lamenta per l’atteggiamento di ostilità degli       comandava le truppe delle regioni costiere dell’Asia: costui li accolse offrendo loro un
Spartani nei riguardi del Gran Re, che lui ritiene inve­      banchetto ospitale e mentre erano a tavola fece loro questa domanda: «Perché mai, o
ce generoso e magnanimo. È in corso una complessa             Spartani, voi rifuggite così dal  legarvi d’amicizia con il re ? Guardando a me e alla mia
trattativa tra gli emissari del Gran Re, che gioca sulle      attuale fortuna, voi potete constatare come sappia il re onorare gli uomini per bene. Così
divisioni interne tra i Greci e gli Spartani.                 sarebbe anche per voi, se voleste darvi al re3 (presso di lui, infatti, avete fama di essere
                                                              uomini di valore); ciascuno di voi avrebbe un comando in Grecia, che il re gli affidereb-
                    che cosa significhi essere schiavo        be». A queste proposte essi risposero così: «O Idarne, il consiglio che rivolgi a noi non
                    Gli Spartani, forti dell’orgogliosa con­  parte da un’uguale esperienza di ambedue le condizioni: tu parli per aver provata una
                    sapevolezza della superiorità del pro­    delle due cose, ma dell’altra sei inesperto: sai, infatti,  che cosa significhi essere schiavo ,
                    prio sistema di vita, rispondono a        ma la libertà non l’hai ancora provata: non sai se sia dolce o no. Poiché, se soltanto l’a-
                    Idarne accusandolo di conoscere solo      vessi gustata, non solo con le lance ci consiglieresti di lottare per difenderla, ma anche
                    e da sempre il regime di sudditanza e     con le scuri». Questa fu la risposta che diedero a Idarne.
                    di ubbidienza.
                                                                […] Quando poi, di là, arrivarono su a Susa e giunsero in cospetto del re, per prima
                    a prosternarsi… adorarlo                  cosa, nonostante le guardie ordinassero loro, anzi li volessero costringere  a prosternarsi
                    Presso il Gran Re si era andata per­      davanti al re e adorarlo , dichiararono che mai l’avrebbero fatto, neppure se a forza si
                    fezionando un’antica consuetudine,        fosse sbattuto loro il capo per terra: non era loro abitudine, dicevano, adorare un uomo e
                    di origine assira, in base alla quale di  non era per questo che erano venuti.
                    fronte al sovrano si portava la mano
                    alla bocca per mandare baci (proský­                                    Erodoto, Storie, VII, 134-136, trad. di L. Annibaletto, Mondadori, Milano 1956
                    nesis). Successivamente si cominciò
                    anche a prostrare la fronte fino quasi    1. Susa: già antica capitale del regno dell’E­  di 10?000 soldati della guardia imperiale per­
                    a terra, in atto di sottomissione.        lam, era diventata capitale del regno persiano  siana, con i quali batterà i Greci alle Termopili.
                                                              achemenide.                                     3. se voleste darvi al re: se accettaste di sotto­
                                                              2. Idarne: comandante degli Immortali (corpo    mettervi al re.

        PER FISSARE I CONCETTI
    • Perché i due emissari Spartani temono di finire uccisi?
    • C he cosa promette Idarne in caso di alleanza e in base a quale sentimento gli Spartani rifiutano?
    • In quale gesto consiste l’atto di sottomissione?

198 | UNITÀ 5 L’ETÀ CLASSICA
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