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&passato presente Partecipazione e delega:
i fondamenti della democrazia
Ad Atene nasce l’idea di politica ne: secondo Plutarco, «ogni giorno faceva preparare nel-
Nel V secolo a.C. ad Atene entrò nell’uso comune un la sua casa un pranzo semplice ma sufficiente per molti
termine nuovo: politica. Il vocabolo deriva da polÃtes, commensali: a esso potevano accedere tutti i poveri che
“cittadinoâ€, ed è composto dalle parole pólis e tekné, e lo volessero, i quali così, sfamandosi senza fatica, pote-
significa “arte di governareâ€. Per gli antichi Greci indica- vano dedicare il loro tempo all’attività politica». Pericle,
va l’attività pubblica di confronto e dibattito a cui tutti i che non disponeva di analoghe risorse, fece assegnare
cittadini che ne avevano diritto erano tenuti per far pre- questo compito alla pólis: a retribuire il cittadino che
valere la “volontà generaleâ€, l’interesse della comuni- partecipava alla vita politica sarebbe stata la collettività ,
tà (koinonÃa), a cui subordinare gli interessi particolari, anche grazie al fatto che in quel periodo Atene usufruiva
di parte. Il momento dell’assemblea (ecclesÃa) aveva il delle enormi risorse che traeva dalla sua egemonia. Il
compito di determinare, attraverso il confronto dei punti governo della democrazia diretta nell’Atene di Pericle fu
di vista, quale fosse l’interesse generale. così possibile fino a quando l’imperialismo ateniese non
ebbe termine nel IV secolo a.C.
Il complesso problema della partecipazione politica
La partecipazione attiva, effettiva, continuativa al for- La rappresentanza e la delega
marsi della decisione politica poneva però problemi pra- I limiti della democrazia diretta portarono a definire un
tici non facili da risolvere. Innanzitutto, la democrazia nuovo modello di democrazia imperniato sul principio
è confronto di idee che avviene mediante lo scambio di della rappresentanza e perciò detto “democrazia rappre-
discorsi. Formalmente chiunque poteva presentare una sentativaâ€. In base a questo principio si stabiliva una
proposta e sostenerla nell’assemblea popolare, ma solo sorta di patto fiduciario implicito, mediante il quale il
un numero ristretto di cittadini prendeva la parola, in popolo delegava ad alcuni soggetti il compito di rappre-
genere i più abili nel padroneggiare il discorso tramite sentarne gli interessi e i punti di vista e di operare in
l’oratoria e la retorica. Perciò era considerata indispen- funzione dell’interesse generale. Al soggetto rappresen-
sabile l’arte del convincere, la demagogia, che significa tante (scelto, eletto, deputato) cioè si assegnava il man-
“trascinamento del popoloâ€, con allusione al trascina- dato di sviluppare specifiche competenze e professiona-
mento emotivo, sentimentale, affettivo, ma nello stesso lità in merito alle questioni e ai problemi che di volta in
tempo era guardata con sospetto perché offriva la pos- volta dovevano essere affrontati e risolti: si configurava
sibilità di manipolare e lusingare. Il secondo problema l’istituto della delega.
nasceva dal fatto che la partecipazione alle assemblee
quotidiane richiedeva tempo ed energie, e non tutti di- In virtù del fatto che l’esercizio della democrazia ri-
sponevano di un patrimonio consistente (o di un nume- chiedeva competenze necessarie a vagliare informazio-
ro di schiavi sufficiente) per potersi dedicare a tempo ni contrastanti e a maturare una scelta equilibrata, il
pieno all’attività politica: coloro che dovevano lavorare, delegato era retribuito per lo svolgimento di tale man-
come gli artigiani, i commercianti, i mercanti, di fatto sione. D’altro canto venivano individuati istituti, spazi,
esercitavano una partecipazione limitata, mentre la pre- momenti mediante i quali i rappresentati avrebbero avu-
senza fisica era indispensabile al momento del voto in to la possibilità di esercitare un controllo e una verifica
assemblea. sull’operato dei propri delegati con il diritto alla revoca
del mandato.
La nascita del politico di professione
Come garantire la partecipazione effettiva a tutti? Si ten- Proprio questo “passaggio di fiducia†tra il sogget-
tarono via via diverse soluzioni. Cimone, che disponeva to scelto e il cittadino è uno dei fondamenti della vita
di ingenti mezzi economici, propose una prima soluzio- democratica che, attraverso complesse evoluzioni, è
giunto fino a noi e regola ancora oggi la rappresentanza
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