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L’EDITORIALE

Giocare con i bambini

“L’importanza del gioco nell’educazione e nella

socializzazione dei bambini è stata, in questo secolo,
contemporaneamente riconosciuta in teoria e negata

nella pratica. Se da una parte si è infatti divenuti
più consapevoli del significato psicologico del gioco
Anna Lia Galardini spontaneo, non strutturato, dall’altra le esperienze di
Direttrice
gioco libero concesse ai bambini appaiono sempre più

ridotte” (B. Bettelheim)

G li adulti sono davvero consapevoli dell’importanza che il gioco
ha per i bambini? È questa una domanda che dobbiamo porci
per ricordare quanto il gioco sia un’esperienza centrale e vitale
dell’infanzia, necessaria per garantire il felice e armonioso svilup-
po di ogni bambino. Per questo non è scontato riflettere su come il
nido per primo possa consentire il gioco libero, in particolare all’aria
aperta, che possa essere nutrimento per il pensiero e le emozioni. Noi
adulti dobbiamo essere complici del gioco dei bambini, capaci cioè di
arricchirlo e di sostenerlo con un atteggiamento che esprima coinvol-
gimento e con azioni che ne tutelino spazi e tempi. Il gioco non solo
deve essere valorizzato, ma osservato e ascoltato, riconosciuto come
“la voce” più autentica del bambino che, mentre gioca, racconta di sé
e del suo mondo interno, delle sue risorse e dei suoi bisogni.
Le condizioni attuali della vita quotidiana sono un’insidia per auten-
tiche occasioni ludiche, in quanto i bambini vivono troppo spesso in
situazioni sedentarie, o esposti ai videogiochi o intrattenuti in attività
falsamente ludiche, perché programmate dagli adulti con l’intento di
anticipare prestazioni e competenze. I genitori pensano che sia impor-
tante comprare giocattoli, mentre dovrebbero giocare di più con i pro-
pri bambini, manifestando così l’interesse per il loro modo di giocare,
che è conferma di vicinanza, comprensione, affetto.

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