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DIRE, FARE,
             Crescere in pratica ESPERIENZE DAI SERVIZI











             IMMAGINARE









             La pedagogia povera nell’esperienza
             delle scuole dell’infanzia “La casa del

             sole” di Tavarnelle e Barberino e “La casa

             dell’arcobaleno” di Marcialla con il nido

             “Il Melarancio” di Barberino Valdelsa (FI)







                    accontare dieci anni di continuità e coerenza   diverse anche se apparentemente vicine. Parole che
                    educativa tra scuola dell’infanzia e nido non   sono diventate idee, progetti e percorsi.
                    è cosa facile. È quasi come raccontare di un   Sono nati ambientamenti condivisi, presentazioni di
            R seme, che poteva nascere, spuntare e diven-     bambini, la continuità è diventata davvero una piccola
             tare una pianta forte, ma poteva anche non riuscire a   piantina che cercava di tendere le foglie al sole e al
             vedere la luce; tuttavia le cure, l’impegno e l’amore lo   cielo. Abbiamo scritto molto, abbiamo condiviso forma-
             hanno fatto nascere e diventare un bellissimo albero. Il   zioni, guardato dalle finestre, e abbiamo imparato che,
             territorio in cui questa magia è avvenuta non è un ter-  osservando fuori, si poteva conoscere meglio il mondo.
             ritorio qualsiasi, ci sono colline e pensieri che vedono   Il tempo ci ha permesso di condividere e di confrontarci
             orizzonti lontani, credono nel noi, credono nella scuola   non solo sui momenti di routine, non solo su esperienze
             e nell’infanzia e la curano con amore come si cura una   da vivere insieme di “condivisione e continuità”, ma an-
             pianta o un fiore…                               che sulla proposta pedagogica e metodologica.
                                                              Abbiamo convenuto tutte che si doveva partire dal fare,
                                                              dal dire, dall’immaginare.


             PER COMINCIARE                                   LA PEDAGOGIA POVERA
             Parliamo di continuità tra due scuole dell’infanzia statali   La pedagogia povera, rappresentata dalla poetica di
             e un nido comunale. Sono state condivise idee, con-  Antonio Catalano, poeta, attore, pittore, artigiano, mette
             frontati mondi apparentemente vicini, di accoglienza e   al centro l’infanzia e il suo modo di guardare il mon-
             crescita, ma che in realtà hanno vite molto diverse per   do per iniziare a meravigliarsi e a stupirsi. Ritornare
             organizzazione, numeri, tempi…                   all’essenzialità delle cose, a quella povertà che ci fa
             Ecco le prime differenze che ci hanno fatto aprire gli   riconoscere ciò di cui abbiamo bisogno attraverso ma-
             occhi per avvicinarsi, comprendere che i bambini che   teriali semplici e naturali sperimentandoli attraverso
             sono sempre gli stessi non potevano trovare case così   attività laboratoriali. Il miglior accesso alla conoscenza



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