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Crescere in pratica
RITI
IN CONTINUITË
Parliamo di continuità in riferimento sia alla crescita
del bambino sia alla relazione che il nido stabilisce
con la famiglia e con il contesto
L’esperienza del nido comunale di Roma La filastrocca allegra ci propone un vero e proprio rito
di passaggio al termine del percorso del nido che valorizza la continuità con l’ambiente esterno
e la sua ricchezza. Si tratta di due giornate che i bambini trascorrono insieme, in una struttura
immersa nella natura, dormendo fuori casa e mettendo così a frutto tutte le risorse della crescita
che il nido ha saputo offrire.
Anche i nidi Petuzzino e Arri Arrò di Santa Croce sull’Arno (PI) ritornano sull’aspetto della conti-
nuità con l’esterno e propongono suggerimenti per rendere il giardino del nido un vero e proprio
laboratorio, ricco e fecondo di esperienze sensoriali e cognitive, a partire dalla realizzazione
dell’orto.
C’è inoltre una continuità che riguarda il percorso 0-6, quella tra il nido e la scuola dell’infanzia.
L’esperienza delle scuole dell’infanzia statali La casa del sole e La casa arcobaleno e del nido Il
Melarancio di Barberino Valdelsa (FI) sottolinea come la continuità richieda di essere costruita
con pazienza, camminando, educatori e insegnanti, fianco a fianco, attraverso scambi e con-
fronti realizzati in occasioni formative. Importante è la comune ricerca dei bisogni più profondi
del bambino attraverso una pedagogia capace di valorizzare immaginazione, poesia, bellezza,
contatto con la natura.
Sono necessarie strategie che sostengano anche i bambini nel passaggio dal nido alla scuola
dell’infanzia. Può bastare una storia condivisa, come quella di Cipì, per promuovere percorsi co-
erenti tra nido e infanzia, secondo l’esperienza del Nido integrato di Rosegaferro (VR).
a cura di Anna Lia Galardini
ALTRE ESPERIENZE
www.nididinfanziagiunti.it
5 | 2019 | CRESCERE IN PRATICA