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GLI SCRITTORI RACCONTANO





          CHRISTIAN ANTONINI                                   c’erano e questo a lui
          Scrivere libri per bambini è...                      bastava.
                                                               Non importava che ci
          ...l’occasione per parlare alle donne e agli uomini di doma-
                                                               fossero  o  meno  spet-
          ni, costruendo un ponte di sentimenti. Poter trasmettere
                                                               tatori per la finale del
          il  piacere  di  vivere  un  racconto,  lasciarsi  prendere  dalla
                                                               torneo, decise.
          storia, diventare amici dei personaggi ed emozionarsi con
                                                               “Se  non  puoi  batter-
          loro. Per me accadeva questo quando leggevo da ragazzo. E
                                                               li,” si disse ancora una
          succede ancora oggi. Il mio desiderio è che possa succedere
                                                               volta “giochi lo stesso. E
          ai miei lettori. La lettura per bambini e ragazzi deve essere
                                                               non molli mai”.
          divertente, ma anche appassionante: può raccontare storie
                                                               Lasciò la mano di Han-
          importanti, ma per competere e vincere contro gli stimoli
                                                               na e s’incamminò.
          tecnologici di oggi ha bisogno di essere avvincente... e vici-
                                                               “Ehi, dove vai?” gli chiese
          na alla vita del lettore.
                                                               Jo l’Amerikaner.
                                                               Gli  altri  rimasero  in  si-
          Un assaggio da Fuorigioco a Berlino
                                                               lenzio.  Leo  raggiunse  il
          Guardò il cielo notturno. C’erano forme, là in alto, tra le stelle e   pallone, si chinò e lo raccolse. Il cuoio logoro, le cuciture, i bi-
          l’oscurità. Nuvole che mutavano aspetto, che crescevano e si sfi-  torzoli, disegnavano sotto le sue mani la mappa di un regno
          lacciavano. Non aveva importanza che nessuno le vedesse, loro   incantato, un regno tutto suo.




          JANNA CARIOLI                                        Un assaggio da Giò denti di ferro
          Scrivere libri per bambini è...                      Lei lo prese per mano, lo portò verso il fondo della grotta

          Scrivere libri per bambini per me è prima di tutto una scel-  e gli indicò delle figure disegnate sulla parete. Erano scene
          ta. Poi è un lavoro. Poi è un piacere.  Poi è un impegno civile.   di caccia che qualcuno aveva dipinto con dei colori rossi e
          Chi scrive per ragazzi è consapevole, o almeno dovrebbe   neri. Riconobbe l’immagine di un cervo simile a quello che
          esserlo,  che  sta  costruendo  l’immaginario  delle  prossime   avevano mangiato la sera precedente. Ma c’erano anche un
          generazioni e questo comporta delle responsabilità.   bisonte, un cinghiale e un grosso animale con le lunghe zan-
          Cerco di scrivere i libri che mi piacerebbe leggere: diverten-  ne ricurve. Rimase impressionato e lo indicò con il dito.
          ti, avventurosi, che trasmettono dei valori.         “Accidenti! Siete andati
          Sì, lo dico senza timidezza: valori.  Come l’amicizia, la soli-  anche a caccia di mam-
          darietà, l’accettazione delle diversità, l’amore, la ricerca.  mut?”
          Nei miei libri si ride e si piange.                  Ka gli sorrise e si toccò
          Ah, dimenticavo: sono una fanatica del lieto fine.   la  pancia,  facendogli
                                                               capire che se lo erano
                                                               mangiato.
                                                               Giò  rimase  in  silen-
                                                               zio. La ragazzina vo-
                                                               leva dirgli, evidente-
                                                               mente,  che  quella
                                                               era la loro vita e la
                                                               loro  sopravviven-
                                                               za.  Si  sentì  uno
                                                               sciocco.










                                                 10 | 2019      SCRIVERE È...                               49
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