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Se la cicogna




              torna a volare...



                                                                                                Giancarlo Cerini,
                                                                                          Dirigente tecnico, MIUR







                 rmai  i  dati  si  conoscono.
                 Nei  prossimi  dieci  anni
         O avremo  un  forte  calo  de-
         mogra!ico,  dell’ordine  del  –"#%  di
         nati,  più  forte  al  Sud  che  al  Nord.
         Questo  calo  si  ripercuoterà  in  pri-
         mo luogo nelle scuole dell’infanzia e
         nelle scuole primaria. I primi effetti
         si  sono  già  sentiti  anche  in  questo
         anno scolastico: meno classi, meno
         insegnanti,  qualche  chiusura  di
         scuole  sottodimensionate.  Anche  i
         non addetti ai lavori esprimono pre-
         occupazioni, perché un Paese dove
         nascono meno bambini è un Paese
         che  non  crede  nel  futuro,  che  vive
         solo  nel  presente,  che  vede  l’istru-
         zione come un impegno inutile: una
         società destinata al declino.

         Il  calo  demogra!ico  è  spia  di  un
         disagio sociale e culturale più pro-
         fondo  e  va  affrontato  con  misure
         radicali che aiutino i giovani a tro-
         vare lavori sicuri, a mettere su casa
         e famiglia. Si chiama welfare di co-
         munità. I bambini allora ritorneran-  Non solo. Si possono forse fare ri-  re, che ha sofferto negli ultimi anni
         no. La scuola può far parte di questa   sparmi  di  spesa,  ma  si  potrebbero   di una riduzione di risorse, potrebbe
         “rinascita”,  a  partire  da  una  ef!ica-  anche prendere quelle misure – !i-  così tornare a respirare, consolidan-
         ce  attuazione  del  progetto  “zerosei   nalmente! – che farebbero bene alla   do i suoi risultati che sono comun-
         anni” per garantire una rete capillare   scuola, come: rinnovare il parco de-  que ancora buoni. La sua immagine
         di servizi educativi per i più piccoli.   gli edi!ici scolastici (che cominciano   presso le famiglie e l’opinione pub-
         Non  solo.  Come  dice  una  recente   a  invecchiare),  ridurre  il  numero   blica si rafforzerebbe e i bene!ici si
         direttiva europea ($$ maggio $#"%),   degli  alunni  per  classe,  estendere   estenderebbero  a  tutto  il  sistema
          l’investimento  in  educazione  è  ef-  il  tempo  scuola,  attivare  !igure  di   educativo. Insomma, un fenomeno
          !icace solo se le strutture educative   supervisione  pedagogica  (parliamo   avverso  potrebbe  essere  tradotto
          sono  di  qualità.  È  una  indicazione   degli insegnanti più esperti e com-  in un vantaggio qualitativo. Un bel
          preziosa, aspettando il ritorno delle   petenti)  per  migliorare  la  qualità   programma  di  lavoro  per  la  nuova
          cicogne!                           della didattica. La scuola elementa-  compagine di governo!





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