Page 9 - VS9_2019_integrale
P. 9
Tutto il tempo
dei nostri bambini
è occupato:
bisogna restituire
loro il tempo libero
si al gioco (articolo 31). Il gioco, però, casa perché il pomeriggio non è suo. davanti ai giochi! Mio nonno quando
ha bisogno di tre condizioni fonda- Tutto quello che la scuola ha bisogno mi accompagna ai giardini mi guarda
mentali: tempo libero, autonomia e di fare, lo faccia nell’orario scolasti- mentre gioco e io non lo sopporto!”.
spazi. Il problema è che purtroppo il co che è già ampio. Poi c’è la respon- Questa bambina giustamente ha
gioco è scomparso dalla vita dei no- sabilità della famiglia: deve ridurre protestato perché il gioco non può
stri bambini e lo dico con molta si- le attività pomeridiane. I bambini e avere né controllori né vigilanti.
curezza. le bambine devono avere un tempo
il pomeriggio (a me piacerebbe fos- Terza condizione
Iniziamo dal tempo se più o meno uguale a quello della essenziale del gioco,
libero: lei crede che scuola ma sappiamo che non è pos- gli spazi.
sibile) per dedicarsi all’attività più
i bambini non ne importante, quella dove si fanno le
abbiano abbastanza? scoperte, dove si vive la meraviglia. È inaccettabile, insopportabile, pen-
sare che un bambino possa giocare
Tutto il tempo dei nostri bambini è Veniamo all’autonomia. tutti i giorni nello stesso posto usan-
do gli stessi giochi. Il gioco è uscire
occupato e credo che questo avvenga Perché è così di casa, salutando il genitore, incon-
proprio perché oggi si dà molta im- importante per il gioco? trarsi se possibile con amici, decidere
portanza all’infanzia. Noi, di due ge- che cosa fare insieme e scegliere un
nerazioni fa, abbiamo potuto godere Il verbo giocare non si può coniuga- posto giusto per quel gioco. E qual è
dell’ignoranza dei nostri genitori: re con i verbi accompagnare, vigilare, il posto giusto? È la città, è lo spazio
l’infanzia era un periodo che contava controllare. Bisogna coniugarlo con pubblico, che oggi è quasi comple-
poco. Uscivamo fuori di casa, dove il verbo lasciare che spesso viene as- tamente privatizzato dalle auto. Va
c’erano i pericoli, i nostri genitori sociato all’idea di abbandono. Inve- recuperato creando difficoltà alle
erano preoccupati, ci raccomanda- ce significa amare: “io ti voglio così macchine e restituito a tutti perché
vano attenzione ma non esisteva- bene, ho così fiducia di te che ti la- lo spazio pubblico è quello dove si
no alternative. Non potevamo stare scio andare e quando torni tu mi rac- esercitano, si “giocano” i diritti.
ore dentro case troppo piccole, dove conterai”. È un rapporto molto bello La domanda che mi fanno sempre
non c’era nulla per intrattenerci. Vi- quello del figlio che torna a casa e è “ma a cosa giocano?”. Risposta: a
vevamo fuori e abbiamo goduto di racconta al genitore cosa è succes- quello che vogliono. Meno gli adul-
questa libertà e di questa possibilità so, anche se noi adulti sappiamo che ti entrano nel tema del gioco meglio
per crescere. Oggi bisogna restituire non ci racconterà tutto. è. Più rispettiamo l’esperienza del
tempo libero i bambini e la respon- Nel varesotto una bambina ha scrit- gioco, che è profondamente infan-
sabilità è duplice. La scuola, secondo to al primo cittadino: “caro sindaco, tile, più stiamo facendo gli interessi
me, non ha diritto di dare i compiti a avete messo le panchine al contrario, dell’infanzia.
9 | 2020 L’INTERVISTA 7