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LA GESTIONE DELLA CLASSE



















          Franco Nanni
          Psicologo scolastico









          Bambini che “non



          sentono l’autorità”

                                                                                             LEGGI
                                                                                    “PSICOLOGIA E SCUOLA”
                                                                                      www.psicologiaescuola.it



                  o volutamente ripreso nel titolo una espressione di uso comune, solo apparentemente impreci-
                  sa, che sottolinea un aspetto già conosciuto dai lettori di questa rubrica: i bambini non sentono
         H  l’autorità degli insegnanti, ma il legame con loro. È soltanto nella misura in cui lo sentono e lo
          vivono che essi assumono poi comportamenti mediamente più disciplinati. I bambini di cui sto par-
          lando, dunque, possono essere meglio descritti dicendo che “non sentono il legame” (o alunni “a basso
          legame”) ed è per questo che l’insegnate ha difficoltà a contenerli.




                                             dell’insegnante nel legame (“ci sono  so a uscire da ogni situazione vinco-
          ALUNNI “A BASSO
                                             per te”), le “azioni verso”, e insieme  lante. Guidarli significa tenerli vicini
          LEGAME”: COSA FARE
          Gli alunni “a basso legame” sono una   disincentivano gli aspetti di (falsa)  e condurli quasi per mano nelle azio-
          categoria tutt’altro che omogenea;  autonomia tipici di questi bambini.  ni corrette da compiere. Non vanno
          nella tabella a lato ho tentato di de-  Vediamole più nel dettaglio.   lasciati fare, per poi rimproverarli di
          lineare tre sottogruppi (“Solari”, “Di-  •  Alta direttività: occorre guidare  aver fatto male.
          spersivi”, “Arrabbiati”). Gli strumenti  molto questi alunni, senza cadere nel-  •  Attenzione elevata ma discreta:
          di lavoro proposti valgono sostanzial-  la trappola della loro apparente auto-  occorre certamente dare molta atten-
          mente per tutte e tre le tipologie, ma   nomia. Sembrano dotati della forte  zione a questo tipo di alunni, ma essa
          occorre articolarli e dosarli in modi  volontà di “fare quello che vogliono”,   va utilizzata più come uno strumento
          specifici per ciascuna. Gli aspetti a va-  ma quasi mai sanno davvero quello  interiore del docente piuttosto che
          lenza generale enfatizzano la presenza   che vogliono, hanno soltanto l’impul-  come manifestazione esterna verso



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