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IL TEMA | Per cominciare bene
























          Elogio






          dell’improduttività









          Che cosa è davvero                                                          di Gianfranco Staccioli
                                                                                           Università di Firenze,
          importante insegnare                                                              Museo della Scuola








                rima  di  tuffarci  nelle  tante  cose  da  fare,   qualità e a prezzo conveniente. Nel salutarlo l’alunno gli
                concediamoci una pausa di riflessione con      chiese: “Maestro, ma ‘fare la spesa’ è un verbo che transita
         P due brevi aneddoti.                                 o un verbo che non transita?
                                                               Come dire: ci sono intelligenze diverse, ci sono modalità
                                                               personali che vengono sviluppate per affrontare il vivere
                                                               quotidiano. Ci sono procedimenti individuali, caratteristi-
          STORIE DI MAESTRI                                    ci di ciascuna persona, che consentono di risolvere certi
                                                               problemi e non altri. Ci sono stili cognitivi che permettono
          Un racconto di scuola                                ad alcune persone di non perdersi in una città, mentre al-
          C’era un insegnante molto bravo e coscienzioso che insi-  tri sono bravissimi a manipolare materiali. Le intelligenze
          steva sull’importanza di imparare i verbi transitivi e quelli   speci!iche vanno sviluppate, ma è impossibile farle cresce-
          intransitivi. Un suo alunno proprio non ce la faceva. L’in-  re tutte e tutte allo stesso livello. Gardner ne ha ricono-
          segnante  lo  considerava  poco  intelligente  e  incapace  di   sciute una decina, e tutti gli insegnanti le conoscono.
          destreggiarsi con la lingua italiana. L’alunno lasciò presto
          la scuola per andare a lavorare. Un giorno, l’insegnante –   Una tazza di tè
          costretto da eventi familiari a badare a se stesso – si trovava   Un giorno il maestro Nan-in accolse un professore univer-
          sperso e sgomento in un mercato stracolmo di merci simi-  sitario che voleva interrogarlo sulla sua !iloso!ia. Nan-in gli
          li, a prezzi diversi. Per caso incontrò il suo vecchio alunno   servì il tè. Riempì la sua tazza e poi continuava a versare
          che lì lavorava. In quattro e quattr’otto l’allievo fece la spe-  il tè. Il professore lo riprese: “Che cosa state facendo? La
          sa per il suo vecchio insegnante, scegliendo articoli di alta   tazza è ricolma. Il tè non entra più”. Nan-in lo guardò negli



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