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Elogio
della prima
elementare
Giancarlo Cerini,
Dirigente tecnico, MIUR
ra le cinque classi della scuola tempi di attenzione e impegno, ma dell’omologazione ci sarebbe sempre
primaria la prima è certamen- che offre la soddisfazione del riuscir- l’ironico rimbrotto di Gianni Rodari
Tte quella che offre le maggiori ci. È questa “scintilla” l’obiettivo da che chiudeva un occhio sull’uso del
soddisfazioni, dove si possono vede- perseguire !in dai primi mesi di scuo- grembiule quando era utile e neces-
re concretamente i primi passi nel la, senza il timore di dover imparare a sario, ma bocciava senza appello il
“leggere, scrivere, far di conto”, che scrivere velocemente prima di Natale grande !iocchettone azzurro o rosa.
ancora oggi rappresentano i pilastri e senza abusare delle prove struttura- “In certe scuole lo fanno portare lun-
dell’alfabetizzazione. Sono passaggi te per effettuare screening di dif!icoltà go lungo, largo largo. Prima si vede
che vanno costruiti giorno per gior- precoci di lettura e scrittura. il !iocco, poi il bambino. Ma forse
no, con gradualità ma anche con in quelle scuole li fanno scrivere col
determinazione, rendendo visibi- Allora, ben venga anche il grem- !iocco, invece che con la penna”.
le e grati!icando ogni pur minimo biulino, come “tuta” di lavoro per
progresso di bambini diversissimi. piccoli pittori, incisori, falegnami,
Il mestiere di scolaro si apprende stampatori, fotogra!i, disegnatori.
proprio in prima elementare, con i Sarebbe la migliore prova del rea-
suoi ritmi (scanditi dalla successio- le coinvolgimento dei bambini nel Il PUNTO IN TEMPO
REALE NELLO
ne delle situazioni didattiche), i suoi lavoro in aula, trasformata in un la- SPEAKER’S CORNER
oggetti tradizionali (i quaderni, oggi boratorio o meglio in un atelier di www.lavitascolastica.it
spesso di grandi dimensioni, le mati- arti e mestieri. E di fronte ai rischi
te, le gomme, i colori), le sue routine
(l’intervallo, la merenda, il pasto nel
tempo pieno).
Per i piccoli allievi di sei anni va
costruito un ambiente di apprendi-
mento su misura, con una successio-
ne equilibrata di momenti forti e di
momenti deboli, di impegno diretto
o guidato su quaderni e schede, di
espressività o di lavoro manuale a
piccoli gruppi, di gioco libero ma an-
che di esercizi guidati per il controllo
della voce, della motricità, del gesto:
sono i passaggi importanti di una
buona prima elementare. Stiamo par-
lando di quella classe che deve lascia-
re un imprinting positivo nell’imma-
ginario di tutti i bambini, la certezza
che apprendere cose nuove sia una
bellissima avventura, che richiede
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