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IL TEMA
Intrecci tra discipline
Incrociare gli sguardi
Il sapere è unitario,
perciò occorre
ripensare gli
approcci didattici
di Silvana Loiero
G li allievi di classe quinta di una scuola di Lecce servono del computer per preparare le diverse sezioni del
dépliant; quando i materiali sono pronti li assemblano in-
hanno in corso una corrispondenza scolastica
serendo anche le immagini e stampano il tutto su un foglio
con coetanei di un’altra città. In primavera i loro
corrispondenti andranno a trovarli e passeranno una gior- A4. Il lavoro degli allievi leccesi è svolto in piccoli gruppi,
nata insieme. I ragazzi leccesi si preparano in vario modo coinvolge abilità di vario tipo e interessa discipline come
ad accogliere i compagni e fare da guida alla scoperta della l’italiano, la storia, la geografia, l’arte ecc., che vengono così
città. Tra le altre cose, pensano di preparare un dépliant tu- integrate in un quadro d’insieme.
ristico da regalare a ognuno dei corrispondenti. Dopo aver La situazione di apprendimento, descritta in modo es-
discusso in gruppo e aver deciso che la visita avverrà nel senziale, è ampia e portatrice di senso, e viene realizzata
centro storico, e dopo aver stabilito il formato di dépliant, in un’ottica di maggiore globalità e complessità rispetto a
si passa alla fase più complessa. I ragazzi focalizzano, con certe pratiche didattiche del passato. L’attenzione è pun-
l’aiuto dei docenti, quattro punti di attenzione del centro tata infatti sull’integrazione tra diversi saperi, saper fare e
storico, scegliendo tra piazze, chiese, palazzi, anfiteatro atteggiamenti, e quindi sui legami tra diverse materie sco-
romano… Organizzano quindi il percorso culturale indi- lastiche. L’esperienza è in linea con quanto previsto dalle
viduando questi elementi su una cartina. Leggono poi dei Indicazioni nazionali 2012 che, riproponendo quanto già
testi relativi ai punti di interesse scelti e ne ricavano in- scritto nel 2007, suggeriscono di superare la frammenta-
formazioni da utilizzare per scrivere brevi descrizioni. Si zione delle discipline e chiedono ai docenti di “insegnare
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