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Emozioni e apprendimento





                Rispondono




                Daniela Lucangeli, Università degli Studi di Padova
                Cristina Semeraro, Università degli Studi di Bari


                Gentile Lettrice,                                  ■ EVITARE “CORTOCIRCUITI” EMOTIVI
                la sua lettera solleva un quesito estrema-
                                                                   Il meccanismo emotivo è molto potente: se posso con-
                mente interessante, oltre che di indispen-         trollare i meccanismi cognitivi questo non è altrettanto
                sabile  valutazione  nel  rapporto  inscindi-      possibile per i circuiti emozionali che stanno alla loro
                bile tra le scienze cognitive e le emozio-         base. Se la memoria degli errori si trasforma in me-
                                                                   moria stabile del dolore, il cervello avviserà il bambino
                ni  nell’apprendimento.   In  quest’ottica  nei
                                                                   che per quell’attività c’è un pericolo, causando un cor-
                nostri studi ci stiamo interrogando sulle          tocircuito delle emozioni con conseguenti alterazioni
                modalità con cui questi due sistemi inte-          comportamentali che essa individua come “fragilità
                ragiscono tra loro nell’ambito delle scienze       emotiva e incapacità di resistere alle frustrazioni”.
                                                                   È proprio in questo preciso momento che il lavoro
                dell’educazione.
                                                                   congiunto di insegnanti e genitori può fare molto: se
                                                                   i bambini cominciassero a sperimentare sentimenti
                ■ INTEGRARE COGNIZIONE ED EMOZIONI
                                                                   di vicinanza emotiva, allegria e serenità, sia durante
                Lo sviluppo della persona è infatti un processo in-  l’apprendimento che nella condivisione di questo con
                tegrato:  il  rapporto  tra  cognizione  ed  emozioni,  altri sistemi sociali, si otterrebbe un apprendimento
                nell’ambito della warm  cognition, è estremamente   più efficace e si eviterebbe un’attivazione del mec-
                complesso perché utilizza modelli di riferimento dif-  canismo di allert da parte del loro sistema cogniti-
                ferenti tra le scienze cognitive e le scienze dell’edu-  vo. Bisogna evitare le emozioni di senso di colpa e
                cazione, ma che in realtà descrivono processi sin-  di paura. In particolare la paura è quel meccanismo
                croni nella determinazione delle reazioni cognitive   ancestrale che di fronte a ciò che viene percepito co-
                sulla base di indicatori emozionali e comportamen-  me un pericolo fa reagire i bambini con un comporta-
                tali. Le emozioni sono certamente dei circuiti che ri-  mento simile alla fuga, manifestando atteggiamenti
                salgono a stadi evolutivi profondi ben al di sotto della   di isolamento, irritabilità e pianto; ovvero tutta quella
                struttura cosciente: sono molto più veloci e determi-  gamma di comportamenti che manifestano uno stato
                nanti di ogni altro atto nella vita dei nostri bambini.  di assenza di benessere nel bambino.

                ■ APPROVAZIONE E DISAPPROVAZIONE                   ■ EDUCATORI E INSEGNANTI:
                                                                   MEDIATORI DI BENESSERE
                Sappiamo che le connessioni tra l’apprendimento e
                le emozioni si fondano sull’analisi di sentimenti di   Bisogna allontanarsi da queste emozioni negative ri-
                approvazione e disapprovazione, in grado di media-  conoscendo al bambino il diritto a sbagliare e il dirit-
                re una complessità di significati emotivi tali da de-  to all’aiuto, nell’intero sistema sociale in cui è coin-
                terminare nei bambini uno stato positivo di felicità   volto. Bisogna far sentire al bambino che l’adulto è
                o uno stato negativo di tristezza.                 suo alleato, non solo con il ricorso a sistemi verbali
                È necessario comprendere come queste emozioni an-  che di per sé possono essere poco significativi, ma
                tagoniste tra loro siano in grado di tracciare gli ap-  con il ricorso a tutti i sistemi non verbali come il tono
                prendimenti e le memorie a essi connesse per tutti   e il timbro della voce, il sorriso e l’abbraccio, ovvero
                i bambini e certamente in misura maggiore per quei   con il ricorso a quei comportamenti che consentano
                bambini che mostrano delle criticità. Quando un bam-  di veicolare la vicinanza affettiva all’altro. Il potere
                bino apprende sperimenta delle emozioni (consape-  delle emozioni nell’apprendimento è infinito, occorre
                volmente o meno) che tracciano i suoi circuiti cogni-  però prenderne consapevolezza per rendere la scuo-
                tivi: se il bambino sperimenta paura, ogni volta che   la un luogo positivo. È fondamentale, però, il ruolo
                riprende l’informazione dalla memoria a lungo ter-  dell’insegnante che, divenendo mediatore di benes-
                mine, accanto all’apprendimento, il sistema cogniti-  sere, favorisce i processi di apprendimento. Quindi
                vo riporta l’emozione che ha tracciato in precedenza.  non più un adulto giudicante ma mediatore di aiuto.


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