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IL PUNTO
Per una
educazione
“sostenibile” Giancarlo Cerini,
Dirigente tecnico,
MIUR
a alcuni anni molte istituzioni di aggiornamento sulla sostenibilità C’è dunque un preciso risvolto etico e
e organizzazioni, e tra di que- sono fortemente raccomandati per i sociale, e non solo cognitivo, e questo
D ste la scuola è tra le più attente, docenti neo-assunti nell’anno di pro- rende il contesto della sostenibilità
sono impegnate ad approfondire i temi va: chi – se non loro – dovrà accom- un vero e proprio sfondo integratore
della sostenibilità (ambientale, climati- pagnare le nuove generazioni verso un per promuovere quelle competenze
ca, sociale, economica), attraverso con- futuro “incerto” ma ancora salvabile chiave di cittadinanza di cui tutti sia-
crete iniziative di studio, ma anche di dai ragazzini? È dunque significativo mo alla ricerca. Le life skill sono le vere
intervento diretto per rendere città e che tra i seminari nazionali organiz- competenze per il XXI secolo, perché,
territori più vivibili e più equi, a misura zati dal MIUR sulla “manutenzione” come recita un proverbio dei nativi
di uomini, donne e... bambini. delle Indicazioni nazionali 2012 il pros- americani, “non ereditiamo la terra
Del resto, quando tutti i Paesi del no- simo (programmato in Calabria per dai nostri antenati, la prendiamo in
stro pianeta hanno sottoscritto l’A- il prossimo mese) riguardi proprio i prestito dai nostri figli. È nostro dove-
genda 2030 delle Nazioni Unite (con temi della sostenibilità e quindi della re restituirgliela”.
17 grandi “goal”) avevano certamente cittadinanza globale. Le scuole già la-
in mente l’obiettivo di pensare a un vorano su questi aspetti, a partire dalle
futuro migliore per le nuove genera- indagini ambientali che coinvolgono Il PUNTO IN TEMPO
zioni. Sostenibilità fa dunque rima fortemente i ragazzi, per passare all’in- REALE NELLO
con istruzione. È solo un’istruzione cidenza sulle abitudini e i comporta- SPEAKER’S CORNER
di qualità (come quella descritta nel menti umani. www.lavitascolastica.it
goal 4.0) a dotare ogni essere umano
di quegli strumenti culturali necessari
per leggere con occhi critici la realtà
(naturale e sociale), rispettarla, trasfor-
marla, a raggiungere più elevati livelli
di giustizia, libertà e responsabilità.
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 – come
ci ricorda ASviS (l’Alleanza Italiana per
lo Sviluppo Sostenibile) – spaziano dal-
la tutela dell’ambiente alla gestione dei
rifiuti, dalla dimensione interculturale
all’impegno per la pace, dalle pari op-
portunità alle energie rinnovabili, e
rappresentano dunque un’importan-
te occasione per far dialogare i saperi,
per arrivare a quel nuovo umanesimo
di cui parlano le Indicazioni nazionali
del 2012, recentemente rilanciate dal
documento sui “nuovi scenari” (2018).
È anche per questo che i laboratori
8 | 2019 IL PUNTO 3