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Leggere:
perché?
Chi ben comincia…
Occorre proporre esperienze mirate,
ecologicamente inserite nei contesti
educativi, da condividere
con i compagni e con gli adulti
di Giuliana Pinto, Università di Firenze
umerose e ormai consolidate ricerche
sull’apprendimento della lettura e del-
Nla scrittura hanno messo in luce come il
bambino si costruisca idee e competen-
ze sulla lingua scritta ben prima
dell’ingresso nella scuola
primaria. A questo
processo di acquisi-
zione informale, che si
manifesta in tutti i bambini
che vivono in una società alfabe-
tizzata, si dà il nome di alfabetiz-
zazione emergente. Tali abilità,
conoscenze e atteggiamenti si forma-
no attraverso le occasioni di contatto con
la lingua scritta esperite nella vita quotidiana: il bambino, immerso in un ambiente
pervaso dal codice scritto, vedendo figure per lui significative utilizzare i sistemi sim-
bolici, procede alla riflessione sul loro uso, giungendo a comprendere il principio che
sta alla base della funzione simbolica, ovvero che “qualcosa sta al posto di un’altra”.
Nel contempo, sperimenta pratiche e routine che si muovono intorno al codice scritto,
come la lettura con l’adulto o la scrittura inventata, che lo impegnano in un processo
di confronto con i segni scritti, in una formulazione continua di ipotesi volte a com-
prenderli e interpretarli, oltre che a usarli. Il carattere pervasivo dell’alfabetizzazione
emergente e la natura sociale dei processi che la sottendono sono ben riconoscibili in
molte circostanze fra le più comuni nella vita dei bambini.
Si 10 • 2019 • LEGGERE: PERCHÉ? 9