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LE ESPERIENZE
Costruire storie, raccontare libri
a cura di Rachele Furfaro
Questo progetto racconta il percorso messo Identikit del progetto
in atto nei nidi, nelle scuole dell’infanzia
e primarie della rete Dalla parte dei
Obiettivi
bambini di Napoli; un percorso che cerca Educare all’ascolto e all’uso consapevole della parola;
di forgiare e fornire strumenti e linguaggi che far nascere il piacere di raccontare e raccontarsi, il pia-
cere di leggere, di darsi tempo, di condividere pensieri
aiutino adulti e bambini a dare vita a piccole
ed emozioni, incontrare linguaggi diversi attraverso i
comunità capaci di ascoltare, quali esprimersi, dare dignità e stimolare la partecipa-
raccontare, trasformare. zione di ciascun bambino.
Spazi, tempi, materiali
Le storie, i miti, le leggende, come i libri connessi alla
programmazione, accompagnano i bambini nel loro
percorso dentro (nelle sezioni e nei laboratori) e fuori
la scuola (cortile, terrazzi, orto) e nella città (piazze,
strade, vicoli, giardini, mare, castelli…). I racconti sono
i compagni di viaggio, i primi materiali di riferimento a
cui si aggiungono carte di vario tipo per la costruzione
di libri, materiali di riuso creativo per la costruzione di
strumenti musicali, colori e creta. Il progetto parte dal
momento dell’accoglienza dei bambini nell’ambiente
scuola e si sviluppa, per fasi di lavoro progressive, du-
rante l’intero arco dell’anno.
Per saperne di più
Il network educativo Dalla parte dei bambini, fondato
a Napoli negli anni ’90 da Rachele Furfaro che lo diri-
ge, è articolato su cinque sedi con nidi, scuole dell’in-
fanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Il sito internet è www.dallapartedeibambini.it.
LE FASI DEL PROGETTO
I racconti, come le letture a voce alta, nutrono l’immagi- suonare usando linguaggi diversi, attraverso i quali espri-
nario dei bambini, alimentano i dialoghi quotidiani, edu- mersi in modo da dare dignità e stimolare le sensibilità di
cano all’ascolto reciproco, permettono di approfondire il ciascuno; è così che la storia antica che narra della costel-
difficile tema della ricerca e dell’uso adeguato delle parole. lazione delle Engrauline divenute alici prende nuova vita
I bambini fin dai primi rapporti con la parola si cimen- attraverso le parole, i colori, i suoni dei bambini di 3 anni;
tano in narrazioni. La loro vita è intessuta di narrazioni, il mito di Colapesce viene rielaborato dal gruppo dei quat-
di modi sempre nuovi di raccontare a se stessi e agli altri trenni, Partenope emerge dalle acque del Castel dell’ovo
le proprie esperienze. Seguendo la loro naturale propen- nella visione del gruppo dei cinquenni.
sione a usare la parola, a darle voce e struttura secondo Le fasi di lavoro qui descritte rappresentano un canovac-
una relazione vitale con le cose che li circondano, abbiamo cio a cui riferirsi. I laboratori possono avere un ordine
assunto la narrazione come strumento principale di scam- cronologico diverso a seconda degli stimoli che emergono
bio, di circolazione e di messa in gioco delle durante il lavoro, ma rappresentano il dato con-
idee e delle visioni nei gruppi di 3, 4 e 5 anni. creto da cui partire per permettere a ciascuno di
Le storie sono il fil rouge che ci permette di en- fare esperienza e rielaborarla in modo personale,
trare nei territori intimi di ognuno e di farli ri- autentico e originale.
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