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Il pensiero geografico Agnese Migliardi
Insegnante
Nuova aula, nuovi amici
GEOGRAFIA
Proponiamo una riflessione sullo spazio a partire
dal nuovo ambiente scolastico: l’aula. Favoriamo
lo sviluppo di competenze spaziali attraverso un
gioco con le carte.
OBIETTIVI SPECIFICI
• Riconoscere l’aula come spazio organizzato, individuando le funzioni dei diversi arredi.
• Usare indicatori spaziali (sopra / sotto, destra / sinistra, davanti / dietro, dentro / fuori).
DALL’INFANZIA ALLA PRIMARIA
Osserviamo la nostra nuova aula e i suoi “abi- Regole per stare insieme EDUCAZIONE
Incoraggiamo i bambini a formulare proposte
tanti”. Quali arredi ci sono? Come sono di- per rendere più accogliente la loro nuova aula CIVICA
sposti? Perché? e a stabilire delle regole condivise di “buona
Confrontiamo le osservazioni dei bambini gestione”.
con i ricordi della scuola dell’infanzia. Fac-
ciamo realizzare a ognuno una semplice rap-
presentazione dei due spazi su due diversi
fogli. Osserviamo i due ambienti. Dialoghia-
mo con i bambini per condividere le idee sulle Osserviamo e valutiamo
funzioni dei diversi arredi. L’alunno/a utilizza correttamente gli indicatori spaziali?
Poi proponiamo l’attività del LABORATORIO.
LABORATORIO 1. Prepariamo una collana per ogni alun- posizionano sopra / sotto, davanti / dietro, fig. 1
LE CARTE DELLE STATUE
a destra / sinistra di un arredo e/o di un
no con del filo di lana e un cartoncino
compagno e verbalizzano la scelta fatta,
10 ! 10 cm. Sul retro i bambini scrivono
per esempio: “Sono sotto il banco di Alice”.
il loro nome; sul davanti disegnano un og-
Ogni disegnatore rappresenta una delle
getto / simbolo che li rappresenta. In caso
di doppioni, variamo il colore. Facciamo
all’insegnante il testo da scrivere sul retro
un giro di presentazione per memorizzare
della carta, per esempio: “Martina è sotto
nomi e simboli. statue con il suo simbolo (fig. 1) e detta
2. Consegniamo a ciascun bambino un il banco di Alice” (fig. 2).
cartoncino 11,5 ! 15 cm. 4. Facciamo in modo che tutti abbiano di-
3. Scegliamo 4 disegnatori e 4 bambi- segnato la propria carta e, infine, plastifi-
ni “statua” alla volta. I bambini “statua” si chiamo il mazzo di carte. fig. 2
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