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antipatia,          miagolio,
          Proponiamo alla classe di disporre le parole      paura,               graffi,
          ritagliate  su  un  foglio  in  modo  da  ricreare   solitudine    suoni notturni
          nuove forme e dar vita così a testi poetici che
          ritraggono il personaggio descritto.

          TESTO 1
                                                            rosa,           profumo di fiori,
          Quando la primavera arrivò il Gatto Tigrato       verde,            rosa, giglio,
          stiracchiò le zampe e aprì gli occhi screzia-   nero, grigio            erba             Amado, J. (2010).
          ti, brutti e cattivi. Si diceva addirittura che                                          Gatto Tigrato e
          non erano solo gli occhi del Gatto Tigrato                                               Miss Rondinella.
          a  sprizzare  malvagità,  ma  tutto  il  suo  gran                                       Mantova: Corraini.
          corpo forte e agile, a righe arancio e nere.
          Quanto a lui, era un gatto di mezza età, or-                             meow   meow
          mai  lontano  dalla  prima  gioventù,  quando
          gli piaceva correre fra gli alberi o vagare sui                              meow
          tetti, miagolando alla luna piena canzoni d'a-
          more.
          Da quelle parti non c'era una creatura più
          solitaria  ed  egoista.  Non  era  certo  in  rap-
          porti amichevoli con i vicini e quasi non ri-  Il Gatto Tigrato non vuole neanche un abbraccio
          spondeva ai rari saluti che gli venivano rivol-
          ti, più per paura che per buona educazione.    e fa paura a tutti col suo caratteraccio.
          Di pessimo umore, guardava da un'altra par-
          te con un mugolio, come se niente, all'intor-  Ma quando arriva la primavera,
          no, gli piacesse.
          Nessuno si avvicinava al Gatto Tigrato. Se     lui miagola come stasera.
          lui si accostava ai fiori, loro si chiudevano.













                                        POESIE MULTILINGUE IN SCATOLA

                1. Invitiamo i bambini a portare a scuola alcuni oggetti comuni, preferibilmente di piccole dimensio-
                ni: tappi colorati, foglie, rametti, sassi, pezzetti di carta, conchiglie ecc.                      LABORATORIO
                2. Organizziamo gli oggetti in scatole e affidiamo un contenitore a ogni gruppo. Chiediamo ai bam-
                bini di annotare su cartoncini colorati suoni e parole ispirandosi agli oggetti. Che sensazioni evoca-
                no? Da dove provengono? Che suono hanno? Che odore? Che colore? A che cosa possono ser-
                vire? Suggeriamo di annotare anche parole in altre lingue.
                3. Scambiamo le scatole tra i gruppi e chiediamo ai bambini di combinare og-
                getti e parole per costruire rime, versi e poesie “in scatola”.
                4. Invitiamo gli allievi a giocare con suoni e lingue diverse, trasformando le poesie
                in variopinti testi multilingui scrivendone la localizzazione, le caratteristiche e le
                motivazioni che lo rendono significativo.








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