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A CURA DI
La normalità Nel caso di punteggi inferiori a 70, quindi Tutti questi dati possiamo intenderli come
è data dalla sotto le 2 ds, siamo in presenza di un di- una “fotografia” del funzionamento neu-
sturbo, verosimilmente di disabilità intel- ropsicologico del bambino. Anche se, pro-
prestazione
lettiva, anche se i punteggi ottenuti ai test prio come una “fotografia”, questi dati non
della non soddisfano da soli i criteri diagnostici, rappresentano la persona, possono essere
maggioranza ma dovranno essere integrati dalla valuta- un buon riferimento per comprendere al-
delle persone zione del funzionamento adattivo generale cuni comportamenti.
del soggetto, cioè come il bambino fronteg- Nel caso di un bambino con diagnosi di
ed è quindi gia le esigenze più comuni della vita quoti- DSA potrà infatti spiegare la fatica nella
un concetto diana e al grado di autonomia personale. lettura; gli errori di ortografia e nei calco-
statistico La maggioranza dei test degli apprendi- li, ma magari non potrà descrivere come si
menti esprimono i risultati in termini di ds. manifesta la sua intelligenza.
Più mi allontano dalla media, più aumenta-
no le ds, meno sono le persone che hanno TRADURRE IN PRATICA
quella prestazione. Alle ds, corrispondono i Rimane da capire il significato delle varie
punti z, punteggi standardizzati che espri- sigle dei subtest e come le abilità misurate
mono la distanza positiva o negativa che siano implicate nelle attività scolastiche.
un dato punteggio ha rispetto alla media. Nella prima delle due tabelle alla pagina se-
Facciamo l’esempio delle persone con DSA: guente – che è esemplificativa e non esau-
hanno un’intelligenza considerata “norma- stiva – riportiamo alcuni test clinici che
le” o al di sopra della norma (fasce verdi, non sono utilizzabili dagli insegnanti. Essa
gialla e arancioni nel grafico), mentre han- ci permette di avere un’idea di quanto pos-
no prestazioni in compiti di letto-scrittura sa essere utile avere una “fotografia” degli
che si discostano per correttezza e/o ve- apprendimenti per comprendere le diffi-
locità di almeno 2 ds o 2 punti z sotto la coltà e i punti di forza di ogni bambino.
media (fascia rossa), mostrando una diffe-
renza significativa tra il funzionamento in- PER CONCLUDERE
tellettivo e le abilità strumentali. Saper leggere una valutazione ci permette
di avere molte informazioni utili che po-
tranno essere una lente per comprendere
alcuni comportamenti e una leva per offri-
re strategie e strumenti alle caratteristiche
di ciascun alunno.
D’altra parte, non dobbiamo cadere nella
trappola di usare questa lente come dei pa-
raocchi e cercare di spiegare ogni compor-
tamento restringendo la lettura a quanto
riportato nella “fotografia” neuropsicologi-
13% 2,14% 13,59% 34,13% 34,13% 13,59% 2,14% 13% ca. Il bambino non è la sua diagnosi e non è
il suo punteggio di QI.
Dovremo quindi imparare a integrare le
informazioni che abbiamo cercato di tra-
–4 –3 –2 –1 0 +1 +2 +3 +4
durre, con le nostre preziose osservazioni,
1 5 10 20 30 40 50 60 70 80 90 95 99
le notizie che i genitori possono regalarci
1 5 10 20 30 40 50 60 70 80 90 95 99
percentili
e quanto, a poco a poco, il nostro allievo
+4.0
ci dirà di cosa ha imparato di se stesso e di
punti Z –4.0 –3.0 –2.0 –1.0 0 +1.0 +2.0 +3.0
come funziona.
QI 55 70 85 100 115 130 145
38 1 | 2018