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LABORATORIO - INTERCULTURA

A PICCOLI PASSI Antonio Di Pietro
Pedagogista
ludico, CEMEA
Toscana

a corporeità può essere un “ponte” rela- Prima di cominciare...
zionale e un “trampolino” per lo svilup-
L po linguistico. Con i giochi che seguono Obiettivi: affinare la percezione visiva e l’espressività
stimoliamo sia l’espressività corporea sia il del movimento e della voce.
Procuriamoci il materiale: “Pouet! Pouet!” (Djeco) è
movimento, prendiamo consapevolezza delle un gioco composto da carte da usare per il “gioco dei
parole conosciute e ne scopriamo di nuove, ri- mimi”. Durante il gioco autonomo predisponiamo una
postazione per due o tre bambini, in modo che possa-
petiamo frasi ritualizzate e ne inventiamo al- no venire da noi e avere un rapporto privilegiato.
tre. Riconosciamo e valorizziamo competenze Per saperne di più: Favaro, G. (2011). A scuola nes-
suno è straniero. Firenze: Giunti; Gamelli, I. (2001).
relative al “far finta di…”, al correre, al fare le Pedagogia del corpo. Roma: Meltemi.
“facce buffe”, al saltare, al gesticolare, all’ar-
rampicarsi… centrali per motivare l’interes-
se ad affinare l’italiano. È importante il gioco
quanto un “atteggiamento ludico” che mira a SEGUI IL BLOG
DI ANTONIO DI PIETRO
ricercare un equilibrio fra il verbale e il non
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verbale.

coinvolgendo anche chi è più fragile die e, con una conta, individuiamo
Con tutti a livello linguistico. A tal proposito, il primo che farà il mimo. Con que-
GIOCHIAMO: “DIMMI possiamo usare le carte del gioco sto bambino usciamo dalla stanza,
“Pouet! Pouet!” (Djeco). mostriamo le carte e chiediamo di
CHE COSA FACCIO”
• A seconda dei bambini, ecco alcuni sceglierne una da mimare. In più,
• Proponiamo un “classico” della modi di utilizzare queste carte: prendiamoci un minuto per fare la
cultura ludica: “il gioco dei mimi”. - mostriamo 3 o 5 carte che tutti i prova del mimo. Sosteniamo la sua
Ma come fare quando a un bambi- bambini sanno nominare dicendo espressività non verbale, offriamo
no mancano le parole in italiano? che una di queste verrà mimata; spunti per far sì che il suo linguag-
Potrebbe capitargli di sapere cosa - mostriamo le 3 o 5 carte che tutti gio corporeo possa essere compren-
il compagno sta mimando, ma non i bambini sanno nominare, tranne sibile, ma non stereotipato. Diciamo
sapere come dirlo. Potrebbe capi- una da imparare sul momento; di tenere la carta in una tasca.
targli di voler mimare una certa - selezioniamo un piccolo mazzo di • Ritorniamo in sezione, invitiamo i
azione, ma non saperla nominare. carte che tutti i bambini sanno no- bambini seduti ad alzare la mano
• Se usiamo delle immagini (box Le minare. se vogliono provare a indovinare…
carte), possiamo proporre un gioco • Formiamo due file parallele di se- ma aspettando fino a quando non

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