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IL TEMA
tale strumento sia di valutazione che di potenzia- le nel tempo, integrandole con altre ecc. Inoltre, è
mento dei repertori di abilità cognitive e socioemo- possibile utilizzare il gioco come strumento osser-
zionali? Perché, come discusso in precedenti contri- vativo nei diversi gradi di scolarità, in tutte le fasce
buti, consente di sfruttare una serie di dimensioni d’età, in tutti i contesti sociali ecc.;
non sempre presenti nella normale attività didattica • infine, è un’attività dall’alto valore “ecologico”, nel
a scuola (Fedeli, 2015): senso che prende corpo naturalmente nel contesto
• in primo luogo, il bambino impegna nel gioco il della vita quotidiana del bambino, delle sue relazio-
massimo delle sue potenzialità, in quanto si tratta ni, dei suoi spazi e dei suoi tempi ecc. Infatti, nella
di un’attività intrinsecamente motivante. In questo maggior parte dei casi il gioco si sviluppa in modo
modo, possiamo verificare con una certa attendi- informale e assume una sua strutturazione pro-
bilità i suoi tempi massimi di durata attentiva, la prio in virtù dell’azione del soggetto e di eventuali
capacità di memorizzare regole e sequenze di gioco compagni: per esempio, il bambino inizia giocando
ecc., stimando le sue reali potenzialità; con alcune costruzioni e poi decide insieme a un
• in secondo luogo, il gioco rappresenta sempre amico o un fratello i vincoli da seguire per il pro-
un’attività olistica, che cioè sollecita contempo- seguo dell’attività (la costruzione potrebbe essere
raneamente più abilità: da quelle cognitive (ne- finalizzata a una seconda fase di gioco di finzione,
cessarie per comprendere le regole e pianificare oppure a una successiva azione di decostruzione e
le sequenze di gioco) a quelle linguistiche e comu- riassemblaggio dei pezzi in modi variabili ecc.).
nicative (utili per condividere obiettivi e senso del Nonostante gli indubbi vantaggi, è allora abbastan-
gioco), a quelle attentive e mnestiche (per rimanere za sorprendente notare come in ambito scolastico il
concentrato sull’attività), a quelle sociali e relazio- gioco venga ancora poco utilizzato come strumento
nali (fondamentali per mediare eventuali conflitti); osservativo della crescita dei bambini, nonché co-
• in terzo luogo, il gioco può essere modulato su di- me occasione di potenziamento delle funzioni meno
versi livelli di complessità, permettendo così anche sviluppate. Vediamo invece come possiamo ricorrere
osservazioni protratte nel tempo. In questo modo, all’attività ludica per osservare l’evoluzione del bam-
potremo anzi verificare se e in quale misura il bam- bino in una serie di funzioni autoregolative molto
bino persiste in determinate attività arricchendo- significative in età evolutive.
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