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IL TEMA
Valutare e autovalutarsi
Osservare
per valutare
(meglio)
Il metodo più semplice ed efficace di
osservazione è quello di destinare alla
classe nel suo insieme un’attenzione il
di Franco Nanni
più possibile precisa e attiva psicologo scolastico
el discorso sulla scuola e la pedagogia non è raro UN ESEMPIO CONCRETO
sentire affermare che l’attività didattica non possa Immaginiamo che in classe si svolga una prova di aritme-
Ne non debba essere circoscritta nell’angusta area di tica e che, al momento della consegna, Roberto e Luca ab-
ciò che è valutabile. Alcuni avvertono anche il rischio che biano eseguito correttamente due divisioni su sei. Il primo
l’attività stessa del valutare venga concepita quasi solo ha iniziato a calcolare anche le successive, interrompen-
come momento formalizzato in test e prove, lasciando in- dosi però dopo i primi errori. Anche Luca non le ha lascia-
teri, fertilissimi territori in stato di completo abbandono. te in bianco, ma sembra aver inserito numeri a caso. Chi
Lo strumento dell’osservazione può costituire una vali- dovesse valutare i due elaborati in assenza totale di osser-
da risorsa per recuperare ampie aree di questi territori al vazioni non potrebbe che assegnare punteggi uguali a Ro-
loro ambito di valutazione dell’alunno. Parafrasando un berto e Luca; non sarebbe nemmeno possibile attribuire
antico detto: chiunque sa pesare ciò che è ponderabile, alcun particolare significato al loro diverso modo di gestire
ma solo il saggio sa stimare anche il peso dell’impondera- le operazioni successive. Chi invece avesse effettuato una
bile. Fuori dalla metafora, nello specifico della valutazio- buona osservazione durante lo svolgimento della prova,
ne scolastica, che cos’è questo “imponderabile”? avrebbe potuto constatare che Roberto ha lavorato tutto
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