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IL TEMA | Valutare e autovalutarsi





         il tempo e senza distrazioni, ma pro-  ne generale, ma non è l’unico. Nelle   DARE SISTEMATICITÀ
         cedendo in modo lento e spesso con-  situazioni in cui gli alunni sono al  Nell’esempio di Roberto e Luca ab-
         fuso rispetto agli algoritmi di calcolo,   lavoro su compiti, schede e prove,  biamo visto l’uso di osservazioni
         mentre avrebbe notato il crescente  occorre crearsi anche una mappa     estemporanee ma anche di altre cro-
         stato di ansia di Luca, che lo ha por-  meta-cognitiva di ciascun alunno,  nologicamente precedenti. È indub-
         tato a comportamenti sempre più     vale a dire individuare i punti di effi-  bio che, tenendo gli occhi e la mente
         disorganizzati. Questi dati empirici,  cacia e di infruttuosità del suo modo   ben aperti sugli alunni, si accumula-
         integrati con precedenti osservazioni   di procedere nel ragionamento, nel  no quantità virtualmente infinite di
         stratificatesi nel tempo, potrebbero  calcolo, nella lettura e nella produ-  informazioni a cui è necessario dare
         dare forma a due ipotesi: Roberto ha   zione di testi, eventualmente anche  una sistematicità. Vi sono anche ri-
         reali difficoltà e incertezze nel ge-  in altre attività comunque collegate  schi di deformazioni introdotte dalla
         stire gli algoritmi di calcolo, mentre   all’apprendimento.             sensibilità del docente o da altri ele-
         Luca li padroneggia perfettamente   In questa mappa è forse più impor-  menti spuri: può accadere che, incon-
         nel lavoro quotidiano, ma viene fa-  tante individuare i percorsi erronei  sapevolmente, si dia maggior peso a
         cilmente invaso dall’ansia di presta-  piuttosto che quelli corretti, poiché  un genere di eventi più che ad altri,
         zione diventando confuso e caotico.   solo dalla loro completa compren-  stratificando nel tempo una memoria
         Mi domando se qualcuno sarebbe      sione diviene possibile modificare  non del tutto aderente alla realtà.
         ancora convinto che i due elaborati,   uno schema di ragionamento sba-  Questo rischio può essere attenuato
         ancorché simili, meritino davvero   gliato. In altri termini, quando un  tenendo un “diario di osservazione”
         uguale valutazione: dopotutto stia-  alunno sbaglia è terribilmente im-  su cui annotare via via le informazio-
         mo confrontando un bambino che      portante comprendere come sbagli, e   ni, suddivise per alunno. L’opera di
         non ha raggiunto un obiettivo didat-  ciò richiede anche una buona osser-  trascrizione può anche essere di aiuto
         tico con un altro che lo ha raggiunto,   vazione, ben integrata in un uso este-  nel riconoscere eventuali proprie ten-
         anche se non riesce a mettere a frut-  so della valutazione formativa.  denze a enfatizzare o a minimizzare
         to la sua abilità in particolari condi-                                 determinati eventi in certi bambini.
         zioni. Sono propenso a pensare che  COME OSSERVARE
         attribuire il punteggio di Roberto an-  Il metodo più semplice ed efficace di
         che a Luca rappresenti semmai una   osservazione è quello di destinare alla
         valutazione della sua scarsa capacità   classe, nel suo insieme, un’attenzio-
         di contenere l’ansia, non certo delle  ne precisa e attiva, come se virtual-
         sue abilità aritmetiche.            mente, in ogni istante, l’insegnante
         Se questo esempio fornisce un buon   percorresse l’aula con la scansione di
         argomento a favore dell’osservazione   un radar perlustrando ogni aspetto e
         come componente della valutazione,   scegliendo poi di avvicinarsi a specifi-
         è ora necessario ampliare la visuale  ci individui quando vengono rilevati
         per generalizzarne la portata.      fenomeni degni di osservazione.
                                             Si pensi ai tanti momenti di lavoro
         CHE COSA OSSERVARE                  su una scheda da parte di ciascun
         Oggetto generale di osservazione    alunno: percorrendo la classe con lo
         è il modo in cui ciascun alunno af-  sguardo è possibile individuare un
         fronta un compito, una prova, oppu-  bambino perso nei suoi pensieri, un
         re un’attesa, un momento di svago,  altro bloccato su una difficoltà, un
         una delusione, una lieta sorpresa, un   altro ancora che sta seguendo un per-
         rimprovero e ogni altro evento della   corso di ragionamento sbagliato e in-
         vita a scuola. Oltre al “come” vengo-  fine una bambina che sta piangendo;
         no affrontati i diversi eventi, è utile  è naturale, allora, destinare maggio-
         notare quali stati emotivi manifesti  ri attenzioni e vicinanza a ciascuno
         ciascun alunno nelle diverse occasio-  di loro per osservarne più da vicino
         ni e quali comportamenti metta in   e in dettaglio il comportamento, le
         atto in funzione di quelle emozioni.   emozioni e gli stili di ragionamento,
         Questo primo fondamentale ambito    senza dimenticare di offrire conforto,   ALTRI APPROFONDIMENTI
         riguarda aspetti qualitativi di ordi-  quando serve.                          www.lavitascolastica.it



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