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IMPARARE… TUTTI
I bambini
imparano facendo
Come imparano i bambini oggi?
Quali sono le esperienze che aiutano a crescere
e a imparare a stare con gli altri?
di Anna Oliverio Ferraris, Psicologa e psicoterapeuta
niziamo con una domanda. Oggi, nell’epoca dei computer, i bam-
bini possono ancora fare tutte quelle esperienze di cui hanno bi-
I sogno per crescere? Li vediamo sempre meno nelle piazze e nei
parchi impegnati in giochi di movimento e sociali e sempre di più
dentro casa intenti a digitare sui tasti dello smartphone. Capita
a volte di vederli all’aperto seduti su una panchina assorti in
qualche videogioco, quando invece sappiamo che per ca-
pire e imparare devono fare attivamente le cose e che il
movimento è alla base del fare.
IL CONTATTO
CON LA REALTÀ
Nel libro La scoperta del bambino Maria Montessori
spiegava l’importanza del movimento in questi termi-
ni: “Il movimento rimane sempre come il fondamento
stesso dalla vita di relazione”; “Il movimento è essenziale
alla vita, e l’educazione non può concepirsi come modera-
trice o, peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un
aiuto a bene spendere le energie e a lasciarle sviluppare nor-
malmente”. Il che è vero per tutti i bambini, fino almeno
a dodici anni; ma in particolare lo è per quelli del nido e
della scuola dell’infanzia, la cui mente concreta richiede il
contatto continuo con la realtà.
L’IMPORTANZA
DELLE ESPERIENZE MOTORIE
Nei primi sei anni di vita le esperienze motorie sono
importanti sotto vari punti di vista. Il primo è quello
che riguarda una vera e propria formazione – o mo-
dellamento della mente – perché il controllo delle
mani e dei movimenti del corpo influisce sul linguag-
gio, tant’è che i bambini che sviluppano più precoce-
mente le capacità motorie iniziano a parlare prima, anche se le
differenze individuali nell’iniziare a parlare sono notevoli.
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