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I IL TEMA | Digitale a scuolaL TETEMA | Digitale a scuola
Non disturbate:
sto giocando!
Come e quanto utilizzare e lasciare
utilizzare i device tecnologici
ai bambini e ai ragazzi?
di Rita Marchignoli
insegnante e formatrice
on disturbate: stiamo giocando”, pare IL VALORE DEL GIOCO
che dicano le espressioni e gli atteg- Pedagogisti e psicologi ci hanno spiegato, in tempi e modi
“Ngiamenti dei miei piccoli alunni inten- differenti, l’importanza del gioco ai !ini dell’apprendi-
ti a contare carte o a classi!icare e raggruppare mento e della formazione della personalità di ciascun
semi, tirare dadi o, attività a loro molto gradita individuo.
e congeniale, tappare (in gergo tecnologico “fare Forse non tutti sappiamo, però, che il gioco più vecchio
che ci sia noto è un gioco matematico, il Mancala (già gio-
tap” sulle icone di uno schermo retroillumina-
cato in Egitto fra il quindicesimo e l’undicesimo secolo
to) sugli iPad in dotazione per avanzare di livello
a.C.) e che il primo resoconto scritto della storia del gioco
in qualche gioco didattico interattivo. Le stesse
umano si trova nelle Storie di Erodoto (V secolo a.C.), che
guance irresistibilmente in!iammate e gli stes- ha avuto il merito di documentare le origini e le funzioni
si sguardi vivi noto quando stanno costruendo culturali dei giochi allora conosciuti.
qualche piccolo robot e/o lo programmano per
fargli eseguire i comandi che desiderano e su cui
si sono accordati precedentemente a coppie o in
piccolo gruppo.
E sono felici! Lo osservo, lo percepisco, mi conta-
minano, mi trasferiscono le loro emozioni.
Jane McGonigal, game designer, afferma che “I
giochi ci rendono felici perché sono un lavoro
duro che abbiamo scelto noi stessi, e a quanto
pare non c’è quasi nulla che ci renda più felici di
un buon lavoro duro”.
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