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IL TEMA | Gioco e creatività
“Ma così è troppo semplice, troppo 1. CHI Vediamo cosa abbiamo a disposizio-
prevedibile!”, deve aver detto uno di 2. CON CHI ne: un bambino che si chiama Tom-
loro, proponendo di allargare le pos- 3. DOVE my e che parla al plurale. Dunque
sibilità consentendo di disegnare an- 4. QUANDO potremo inventare un altro perso-
che cose diverse dalle parti del corpo 5. COSA FANNO naggio e scegliere se è un maschio o
umano, mantenendo lo schema: te- 6. COSA DICE LUI una femmina e in quale relazione è
sta, busto, gambe, piedi. 7. COSA DICE LEI con questo Tommy.
A noi sono arrivati queste giocose 8. COSA DICE LA GENTE Poi abbiamo Pippi. Se dimentichia-
opere d’arte e, ancora oggi, possia- 9. COME VA A FINIRE mo per un momento che si tratta
mo vedere “corpi d’autore” con per- della celeberrima protagonista del
sonaggi dalla doppia testa, gambe Uscirà sicuramente una girandola di romanzo della Lindgren, potremo
femminili e piedi come racchettoni risposte scombinate, del tipo: anche giocare a inventare un nuovo
da tennis. personaggio e non è detto che sia
Già, ma che c’entrano i “cadaveri 1. UN GATTO una bambina. Con un nome come
squisiti”? Ben presto, il giochetto 2. UNA PENNA Pippi potrebbe essere anche un ma-
per immagini si sviluppò in varianti 3. NEL MARE schio oppure un personaggio fanta-
scritte che prevedevano la composi- 4. UN SECOLO FA stico o anche una donna adulta.
zione di una frase (nome, aggettivo, 5. MANGIANO UN PANINO Ed ecco che abbiamo anche un sug-
verbo, complemento oggetto) con i 6. OGGI IL SOLE NON SCALDA gerimento per iniziare una nuova
giocatori che potevano lavorare con 7. AIUTO! storia perché, dice il testo “stava fis-
la fantasia senza conoscere le scelte 8. CHE BELLA! sando con occhi sognanti qualcosa di
di chi li aveva preceduti. 9. ANDARONO A DORMIRE invisibile…”.
La cronaca dell’epoca racconta che, Cosa gli accadrà? Chi incontrerà?
durante una delle prime volte in cui Da qui possiamo (e dobbiamo) partire Cos’è quel “qualcosa di invisibile”?
gli artisti tentarono la variante ver- per fare una storia. Come? Cerchiamo Come andrà a finire?
bale del gioco, le prime parole scritte di mettere insieme le parti secondo Buone storie a tutti!
furono “cadaveri (soggetto)” e “squi- una successione e un senso. I bambini
siti (aggettivo), di qui la denomina- sono veri maestri in questo!
zione del gioco passata ai posteri.
COMINCIARE DALLA FINE
UNA STORIA A STAFFETTA Cambiamo un po’ le carte in... favo-
Per una versione più “casalinga” da la! Rodari ne ha fatto la sostanza di
fare in classe, potremmo fare così. molte sue storie. Noi, sulla falsariga
Prendiamo un foglio bianco sul qua- dei suoi insegnamenti, potremmo
le il primo giocatore scrive, senza giocare con le storie cominciando…
che gli altri sappiano cosa ha inten- dalla fine!
zione di scrivere, un CHI?, cioè un Si prende una storia conosciuta e si
personaggio che gli viene in mente. utilizzano le ultime battute.
A seguire, dopo aver piegato un po’ Saranno proprio quelle frasi, l’inizio
il foglio per non far vedere le parole di una nuova storia. Per esempio,
già scritte, gli altri completano: CON Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren,
CHI? (un altro personaggio); DOVE finisce così:
(un luogo); QUANDO (un tempo);
COSA FANNO (un’azione); COSA – Se guardasse da questa parte, po-
DICE LUI (una battuta); COSA tremmo salutarla – disse Tommy.
DICE LEI (un’altra battuta); COSA Ma Pippi stava fissando con occhi so-
DICE LA GENTE (una terza battuta); gnanti qualcosa di invisibile davanti a
COME VA A FINIRE. sé.
Ovviamente ogni giocatore seguirà Infine, spense la candela.
il filo della propria storia, ma, visto
che il foglio gira, da un elenco logico Se ne può ricavare una storia? Certo
e coerente di domande come queste: che sì!
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