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UNA "SUPER" GUIDA TURISTICA


                      1. Definiamo la top ten dei luoghi che, secondo noi, vale la
                      pena vedere nella nostra città o nel nostro paese/quartiere. In                                    LABORATORIO
                      questa fase, attraverso il confronto, ogni proposta va motivata   INFORMAZIONI UTILI
                      e argomentata.
                      2. Stabiliamo cosa ci occorre: cartoncini formato A3, fotogra-  ANNO COSTRUZIONE
                      fie, immagini, informazioni, testi di consultazione...
                      3. Pensiamo a come strutturare l’elaborato: dovrà essere un       BREVE STORIA
                      testo fluido, espresso in modo semplice, ma preciso. Le in-
                      formazioni riportate devono corrispondere al vero ed essere
                      aggiornate (suggeriamo alcune informazioni utili che si pos-       USO ATTUALE
                      sono riportare in una scaletta, vedi immagine qui a fianco).
                      Ogni testo viene corredato da una sola immagine (fotografia
                      o disegno) e deve rientrare entro un limite di battute stabilito    CURIOSITÀ
                      a priori (per esempio 2000).
                      4. Suddividiamo il lavoro assegnando a ciascun gruppo la pre-         ALTRO
                      sentazione di un luogo. Confrontando gli elaborati, facciamo
                      emergere la necessità di rendere omogenea la presentazione.


                         La top ten di Palermo
                 1.  Chiesa Santa Maria dell’Ammiraglio
                   e San Cataldo
                 2. Cattedrale
                 3. Cappella Palatina
                 4. Teatro Massimo
                 5. I mercati popolari                       Osserviamo e valutiamo
                 6. Cattedrale di Monreale                   L’alunno/a:
                 7. Giardino Garibaldi                       • ricava informazioni da testi di varia provenienza?
                 8. Catacombe dei Cappuccini                 • utilizza le informazioni per produrre testi funzionali e/o regolativi per
                 9. La Fontana Pretoria                      scopi pratici?
                 10. Casa Museo Stanze del Genio






                                                     LA PAROLA “FUMETTO”

                    In una attività di classe terza (p. 37) gli allievi sono guidati a passare dalla lettura di un fumetto alla sua riscrittura   LESSICO
                    in un testo informativo, a partire dal contenuto delle nuvolette. Perché i testi di immagini e parole in Italia si dicono
                    “fumetti”? Fumetto è una “parola nuova” creata in Italia per designare la 'nuvoletta di fumo', in inglese ballon, che
                    racchiude i dialoghi o i pensieri dei personaggi. Questa parola poi, per estensione, come succede spesso nell’u-
                    so delle parole, è stata usata per indicare in generale tutte le narrazioni a disegni e dialoghi inseriti nelle nuvolette,
                    il genere che in America si chiama comics.
                    La nuvoletta è un elemento fondamentale nel fumetto; individuiamone alcune caratteristiche, basandoci sulle vi-
                    gnette proposte (p. 37) e, in genere, sull’esperienza di lettura dei fumetti. Che cosa indica la coda della nuvoletta
                    rivolta verso un personaggio? E la coda a bollicine?
                                                                                                   Gabriella Ravizza









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