Page 8 - X1803M_27R0310_INTE_BASE.pdf
P. 8

ASCOLTARE L'INFANZIA





















          Giusi Messetti
          Università
          di Verona



          COLTIVARE



          IL PENSIERO












         V        iviamo nella frenesia di un tempo che scorre velocis-          GLI EFFETTI
                                                                                 DEL “TELE-VEDERE”
                  simo, esposti a una mole incessante di informazioni e
                                                                                 Nel 1997 un noto sociologo italiano,
                                                                      L’uso
                  di stimoli,
                             in una quotidianità spesso dispersiva.
                                                                                 Giovanni Sartori, con il libro Homo vi-
          sempre  più  diffuso  e  intenso  delle  tecnologie  digitali  fondate   dens illustrava gli effetti che il “tele-ve-
          su rapporti “a distanza” rischia di farci perdere il contatto con      dere” stava producendo sulle funzioni
          ciò che ci è vicino, modificando i tradizionali tessuti relaziona-     intellettive dell’uomo.  L’imporsi delle
                                                                                 nuove tecnologie della comunicazione
          li. Molti sostengono che l’attuale rivoluzione sia incomparabile       e informazione, nelle quali l’immagine
          con quelle precedenti e che ci si trovi oggi nel pieno di una vera     visualizzata ha il predominio sulla pa-
          e propria mutazione antropologica. Dell’entità della sua portata       rola, avrebbe portato a una trasforma-
                                                                                 zione radicale della natura umana.
          aveva consapevolezza già alla fine degli anni ’50 il filosofo Mar-     Noi sappiamo,  a partire da Piaget e
          tin Heidegger quando scriveva: “Ciò che è veramente inquietan-         Freud, che la nascita dell’intelligen-
          te non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della        za e del pensiero avviene grazie alla
                                                                                 possibilità/capacità di rappresentare
          tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto      mentalmente “un oggetto” assente,
          preparato a questo radicale cambiamento del mondo.        Di gran      quindi non immediatamente visibile.

          lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiun-        La formazione della funzione imma-
                                                                                 ginativa e simbolica,  che è alla base
          gere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato          dello sviluppo del pensiero, nasce dal
          con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca”.               bisogno di sopperire a una mancanza



          14
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13