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Italiano
Classe
Giocare con le frasi Fig. 1
TUTTE LE STORIE AVRANNO
In classe terza la riflessione sulla lingua può ap-
UNA CORNICE SPAZIALE O TEMPORALE
poggiarsi al lavoro sul lessico, che deve puntare
a un arricchimento qualitativo (oltre che quan-
titativo), ai fini di una piena padronanza delle Sulla luna/allo zoo/di mattina/per il mio compleanno...
parole del vocabolario di base. La riflessione
avviata su nomi e verbi (che possiamo conside- UN GRUPPO DEL NOME CHE FUNZIONA COME SOGGETTO,
rare i “mattoni per la costruzione delle frasi”) OVVERO COME PROTAGONISTA DELLA STORIA
può arricchirsi a partire dall’osservazione delle
compatibilità di significato (all’origine di frasi
L’astronauta/il pinguino/il bel gattone/l’orco gentile...
coerenti) e delle eventuali incompatibilità (che
possono dare luogo a significati metaforici).
Utilizzando ancora la narrazione come cornice UN VERBO (O GRUPPO DEL VERBO)
motivante e la manualità richiesta dall’attività
ludica, si può poi lavorare sui gruppi di parole
Porta a spasso/annaffia/divora/fa apparire
(o sintagmi) che occupano determinate posizio-
ni sintattiche (cominciando con il gruppo del
nome, che troviamo in posizione di soggetto o UN ALTRO GRUPPO DEL NOME CHE FUNZIONA
di oggetto del verbo); si può riflettere anche sul- COME OGGETTO
le relazioni di accordo sia all’interno del sintag-
ma (nel gruppo del nome, l’articolo e l’aggettivo Una stella/le foglie secche/un grande libro/due frittelle
si accordano col nome) e sia all’interno della
frase (tra il verbo e la persona cui va riferito). In
questo modo, a partire dalla frase e dai sintag- • Diamo il via al gioco: organizziamo la classe in
mi, introduciamo anche il riconoscimento delle coppie. Proviamo a creare combinazioni nuove
parti principali del discorso ancorandole a crite- con le alette e riflettiamo sul risultato.
ri sintattici (e non puramente semantici). In alcuni casi avremo frasi fantastiche coerenti:
Tutti i giovedì un mago fa sparire il cielo
Frasi fantasia
Altre volte otterremo frasi strampalate:
• Procuriamoci dei libri ad alette (per esempio Gilbert, B., (2008).
Gibert, 2008 o Watanabe, 2017). Il libro ha Sotto terra la lucciola affetta un cowboy La mia piccola officina
delle storie. Torino:
al suo interno una spirale metallica sulla qua- EDT-Giralangolo.
le corrono 4 o 5 gruppi di alette di cartoncino. Le combinazioni strane ci porteranno a riflette-
Ogni gruppo riporta un gruppo di parole e ha re sui “segni particolari” richiesti ai personaggi
una ventina di varianti. Voltando ogni aletta, della storia a seconda del tipo di verbo:
diventa possibile moltiplicare le combinazioni e • divora richiede come protagonista una creatu-
quindi le “storie minime” possibili (Fig. 1). ra reale o fantastica, purché animata, e qualcosa
• Sfogliamo il libro e riflettiamo sul modo in cui di commestibile come oggetto da mangiare;
sono state raggruppate le parole. Osserviamo le • annaffia si dice di solito per una pianta: se an-
relazioni di accordo all’interno dei gruppi del naffiamo il cielo... siamo entrati nel territorio
nome e ragioniamo sul fatto che a dirci quello del linguaggio figurato, in cui regna sua maestà
che succede può essere sia una parola singola la metafora!
(annaffia, divora…) sia un gruppetto di parole che Si tratta di un’attività simile ai “binomi” fantastici
funzionano insieme (porta a spasso, fa apparire). proposti da Gianni Rodari nella sua Grammatica
Possiamo riflettere sui gruppi di parole contenu- della fantasia, ma con una vocazione sintattica: Watanabe, M. (2017).
ti in ciascuna aletta: la cornice, il protagonista, l’obiettivo è costruire frasi e storie minime. Pos- Melimelò: il mischia
storie. Torino:
il fatto, l’altro personaggio o l’oggetto coinvolto. siamo fare illustrare le storie con i disegni. Giralangolo.
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