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DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
Controllo
Non sempre viene adeguatamente considerato il bisogno
di controllo. In questi anni, però, le ricerche ci hanno in-
formato dell’importanza delle reazioni emotive dell’allie-
vo in classe e della dimensione affettiva, oltre che del loro
ruolo nel controllo degli avvenimenti che possono accade-
re nella vita, per poterli gestire positivamente di fronte alla
precarietà dell’esistenza.
Divertimento
Le evidenze ci dicono che raramente l’apprendimento si-
gni!icativo può avvenire senza l’esperienza emotiva forte
del piacere; se l’insegnante non piace al soggetto, l’appren-
dimento vero, quello duraturo, non avviene. Al giorno
d’oggi occorre affascinare i ragazzi per motivarli a scuola.
PER SAPERNE DI PIÙ
CHE COSA FARE
Che cosa accade se questi bisogni non vengono soddisfatti a • D’Alonzo, L. Come fare per gestire i comportamenti
problematici nella pratica didattica (di prossima usci-
scuola? Quando sono disattesi possono insorgere problemi ta). Firenze: Giunti EDU.
motivazionali forti, disinteresse per le proposte formative,
• D’Alonzo, L. (2017). Come fare per gestire la classe
atteggiamenti non idonei, comportamenti irrispettosi, vio- nella pratica didattica. Firenze: Giunti EDU.
lenze. Tutto ciò perché vengono innescate emozioni di base • D’Alonzo, L. (2017). Motivare i demotivati a scuola.
poco contenibili: paura, frustrazione e collera diventano le Brescia: ELS-La Scuola.
emozioni alla base dei comportamenti problematici (vedi Box • D’Alonzo, L. (2016). Marginalità e apprendimento.
Approfondimento).
Brescia: ELS-La Scuola.
APPROFONDIMENTO
MOTIVAZIONE INTRINSECA
La motivazione intrinseca è definita come ciò che spinge l’individuo a intraprendere un’attività per ricavarne delle soddi-
sfazioni personali, interne, piuttosto che per delle conseguenze esterne. Quando è intrinsecamente motivata, la persona,
agisce per il divertimento o per la sfida che il compito comporta, piuttosto che a causa di stimoli esterni, pressioni o ricom-
pense. La motivazione intrinseca è stata studiata in principio nell’ambito di studi sperimentali sul comportamento animale,
dove è stato scoperto che molti organismi mettono in atto comportamenti esplorativi, giocosi e curiosi anche in assenza
di rinforzo o ricompensa (White, R.W. 1959). Questi comportamenti spontanei, benché concedano chiaramente benefici
adattativi all’organismo, sembrano non essere agiti per nessuna ragione di tipo strumentale ma piuttosto per le esperienze
positive associate all’esercizio e al potenziamento delle proprie capacità.
MOTIVAZIONE ESTRINSECA
La motivazione estrinseca è un costrutto che si riferisce a ogni volta che un’attività viene svolta al fine di raggiungere un
risultato esterno. La motivazione estrinseca contrasta con la motivazione intrinseca in quanto quest’ultima si riferisce al fatto
di svolgere un’attività per una soddisfazione personale, piuttosto che per il suo valore strumentale.Tuttavia, ciò differisce da
alcune prospettive che vedono il comportamento estrinsecamente motivato come invariabilmente non autonomo.
Ryan, R. M., Deci E. L. (2000). Intrinsic and Extrinsic Motivations: Classic Definitions and New Directions.
Contemporary Educational Psychology 25, 54–67.
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