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DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
A CURA DI
Annalisa Morganti
Università
di Perugia
Insegnare per includere
ell’ultimo decennio è cresciuta in manie- insegnanti verso strategie didattiche sempre più
ra esponenziale la letteratura e la legisla- attente ai bisogni educativi degli studenti. Un
N zione scolastica che tratta il tema dell’in- campo da approfondire è la valutazione in pro-
clusione a scuola. Numerosi %inora i tentativi di spettiva inclusiva, come processo che consente e
precisare modelli teorici che riescano a de%inirla accompagna, insieme ad altri, il raggiungimento
in maniera più speci%ica e orientino le scelte degli del successo formativo di ogni allievo.
UDL: UNIVERSAL DESIGN FOR LEARNING
Sebbene nella scuola l’idea di “bisogno educativo speciale”
sia associata alle abilità degli studenti e al loro background,
in realtà, la variabilità in sé dell’essere umano non si limita
a categorie particolari di persone, in questo caso studenti,
ma si riferisce a tutti e include anche quelle caratteristiche
personali e sociali che possono influire sul modo di vivere
e sperimentare la scuola.
L’Universal Design for Learning (UDL) è nato nel !"#$ in
America per progettare ambienti didattici flessibili in gra-
do di supportare la variabilità degli studenti. Esso si basa
su una premessa fondamentale per la scuola di oggi: l’i-
struzione può essere accessibile a tutti quando le lezioni
sono intenzionalmente progettate per includere più mezzi
di coinvolgimento, accesso, elaborazione ed espressione
delle informazioni (tre principi chiave).
PRINCIPI E LE LINEE GUIDA
I principi e le linee guida UDL stanno diventando sempre
più un utile strumento per aiutare gli insegnanti a proget-
tare percorsi didattici flessibili che, %in dall’inizio, esamini-
no la gamma di abilità, preferenze e bisogni degli studenti.
Ciò non impone di sviluppare percorsi unici per le esigenze
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