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Italiano
Classe
Il racconto
di esperienza
In quinta, i bambini perfezionano la loro capa-
cità di scrivere racconti di esperienze. La lettura
analitica di testi scritti da altri (autori adulti, ma
anche coetanei) costituisce una fonte di spun-
ti sui quali riflettere. Nella fase di scrittura, i
bambini pianificano, redigono e revisionano il
proprio testo avvalendosi di una serie di ragio-
namenti-guida e riflessioni che hanno imparato Testi a confronto
a interiorizzare nelle precedenti esercitazioni di
scrittura. Su www.lavitascolastica.it > Incontro con l’au-
tore. I bambini dopo il forum del libro di Ma-
tera troviamo alcuni racconti scritti da bambini
Per cominciare di una scuola primaria di Matera dopo l’incon-
tro con la scrittrice Angela Nanetti.
Proponiamo la lettura del TESTO “Visita al Leggiamone alcuni e mettiamoli a confronto
museo” (Goscinny, Sempé 1993), quindi chie- con lo schema costruito analizzando la struttura
diamo ai bambini quali informazioni fornisce del racconto Visita al museo: “Riusciamo a indi-
e da quali sequenze è composto. Poi estrapo- viduare in questi testi la stessa struttura (inizio,
liamo la struttura del testo e le informazioni svolgimento, fine)? Ci sono differenze? Ci sono
fornite (si veda la proposta per la classe quarta) parti in più? Il testo d’autore e i testi dei ragazzi
e facciamo notare che l’autore: sono scritti con lo stesso scopo? I testi dei ragaz-
Goscinny, R.,
Sempé J.J. (1993). • arricchisce la narrazione con commenti e os- zi sono arricchiti da commenti? Ci sono parago-
I divertimenti di servazioni personali; ni? Ci sono parole o espressioni particolari?”.
Nicola. Trieste:
Einaudi Ragazzi. • fa uso di paragoni; Analizziamo insieme uno dei testi, poi dividia-
• usa parole ed espressioni particolari che ren- moci in gruppi, ognuno con un testo diverso da
dono vivace il racconto; analizzare. Alla fine, il portavoce di ciascun grup-
• usa l’ironia. po ne descrive le caratteristiche.
TESTO: Visita al museo
Oggi è una giornata diversa dalle altre, perché la maestra ci ha sgridato Alcide, e ha promesso al guardiano di sorvegliarci.
porta al museo a vedere i quadri. Andare in giro insieme la Ma il guardiano se ne è andato scrollando la testa.
ritengo una festa. Peccato che la nostra maestra, simpatica Mentre la maestra continuava a spiegare, noi abbiamo
com’è, non lo faccia più spesso. […] Siamo entrati nel museo, cominciato a giocare a scivolare: era fortissimo, perché il
ordinati e silenziosi perché vogliamo bene alla maestra e pavimento di piastrelle era liscio come l’olio e sembrava di
avevamo capito che era nervosa (come mamma, quando pattinare. […] Noi ci divertivamo da matti: Rocco è un asso,
papà lascia cadere la cenere di sigaretta sul tappeto). riusciva a fare quasi tutta la lunghezza della sala. Poi abbiamo
Siamo entrati in una grande sala piena di quadri appesi giocato a cavallina, ma sul più bello Benigno si è voltato, e
ai muri. – Potete ammirare questa sala, – ha spiegato la ha detto: – Signorina, stanno giocando! – e a Rocco hanno
maestra, – alcuni tra i più importanti quadri dei maestri della cominciato a prudere le mani, e si è scagliato su Benigno,
scuola fiamminga –. Non ha potuto continuare per molto che si era levato gli occhiali per pulirli, e non lo aveva sentito
perché è arrivato a razzo il guardiano a sgridare Alcide che arrivare. Stavolta è andata storta, al cocco: se non si fosse
aveva passato un dito su un quadro per vedere se la pittura tolto gli occhiali, avrebbe evitato un diretto al naso.
era ancora fresca. Gli ha detto che era severamente proibito A questo punto è arrivato il guardiano, e ha chiesto alla
toccare, e ha cominciato a questionare con Alcide, che gli maestra se non le sembrava il caso di portarci via. Lei ha
rispondeva che non capiva perché, visto che la pittura era detto che non era una cattiva idea, che non ne poteva più
secca, e non c’era rischio di appiccicarsi le dita. La maestra neanche lei.
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