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LA GESTIONE DELLA CLASSE
LEGGI
“PSICOLOGIA E SCUOLA”
www.psicologiaescuola.it
Franco Nanni
Psicologo scolastico
Quando un alunno PER SAPERNE DI PIô
F. Nanni, Star bene a scuola,
(VS-7/2018);
crea malessere psike.it/actdoc/ video n° 2 e n° 3.
interiore
e osservassimo una classe lungo tutto lo svolgersi delle sue SE AFFIORANO RICORDI
attività, vedremmo per gran parte del tempo un processo NEGATIVI
S dotato generalmente di un senso percepibile. Sappiamo Supponiamo che un alunno compia
anche, quanto meno in via teorica, che la vita in classe è costan- una piccola azione inadeguata di
temente percorsa da pensieri, emozioni, rappresentazioni, scopi e qualsiasi genere: disturbare, rifiuta-
re di lavorare o ignorare le richieste
aspettative, ma fino a quando il processo sembra scorrere in modo della docente. Questa azione susci-
coerente e logico destiniamo loro scarsa attenzione.
ta naturalmente specifici processi
Abbiamo visto nell’articolo del numero precedente come alcuni mentali nella docente, che dovreb-
processi psichici inerenti al legame meritino invece assai più spa- bero sfociare in un’azione di risposta
zio, dato il ruolo centrale che svolgono nel buon contenimento del- mirata all’interruzione del disturbo,
le condotte. alla ripresa del lavoro o comunque
In questo articolo ci occupiamo invece di quei momenti in cui de- al ritorno a condizioni più costrut-
terminati processi psichici della docente possono esondare fino a tive. Supponiamo invece che vi sia
deviare le sue azioni e cercheremo di fornire strumenti per atte- un sovraccarico di emozioni nell’a-
zione della docente, che renda il suo
nuare questi effetti.
intervento inefficace, disarmonico o
controproducente, facendo sì che la
docente stessa si senta poi disturbata
non solo dall’episodio ma anche dalla
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