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IL TEMA




           disagio significativo (Caretti et al.,   tamente sottoposto al suo diretto
           2006; 2008).                        controllo), ma non totalmente in-  Un intervento
           Alcuni dati ci fanno riflettere. Già   dipendente come il resto del mon-  precoce basato
           a otto anni il 72% dei bambini ma-  do. In altre parole, l’oggetto tran-
           neggia  abitualmente  cellulari  e   sizionale fa da ponte tra due stadi   su socializzazione,
           tablet dei genitori o propri, men-  emotivi: lo stadio di onnipotenza
           tre il 63% dei bambini al di sotto   soggettiva dei primi mesi e lo stu-  problem solving
           degli otto anni usa lo smartphone e   dio della realtà oggettiva condivi-  cognitivo ed emotivo
           il tablet dei genitori. I ragazzi sanno   sa. Questi oggetti sono importan-
           usare prettamente e perfettamente   tissimi per lo sviluppo emotivo del   dovrebbe prevenire
           i programmi di foto, video e sanno   bambino e lo aiutano a superare
           navigare in Rete, ma a volte si per-  le  sue  paure  (non  a  caso,  infatti,  gli aspetti psicologici
           dono nella scrittura e nel calcolo,   vengono cercati soprattutto per la   legati alla dipendenza
           forse perché troppo abituati a fare   nanna e nei momenti di separazio-
           tutto con il telefonino.            ne dalla mamma) costituendo una
                                               difesa  contro  l’ansia  e  il  terrore   i capelli, gesto che fanno le madri
           ■ UN PONTE TRA IL                   dell’abbandono.                    per rassicurare e far addormentare
           DENTRO E IL FUORI                   L’uomo anche da adulto utilizza og-  il proprio figlio.
                                               getti esterni (transazionali) rappre-  In quest’ottica, il telefonino può di-
           Per Winnicott (1960; 1975) l’ogget-  sentandoli come ponte tra il den-  venire talvolta una nuova coperta
           to transizionale riveste un ruolo   tro e il fuori. Nel dentro, quindi nel   di Linus che permette di relazio-
           centrale nel processo di sviluppo   soggetto con la propria realtà psi-  narsi con amici e stare sempre in
           emotivo del neonato. Si tratta di   chica; nel fuori, quindi nell’oggetto   contatto, rappresentando dunque
           un oggetto con caratteristiche tat-  esterno ovvero nella realtà esterna.   il mezzo di salvataggio psicologico
           tili-pressorie (un pupazzo, una co-  Tra alcuni esempi di oggetti tran-  contro la solitudine e l’angoscia da
           perta, una bambola, un orsacchiot-  sazionali  tipici  usati  dagli  adulti  isolamento, proteggendo dai rischi
           to) che il piccolo percepisce come   possiamo trovare la sigaretta, come   dell’impatto emotivo diretto, dan-
           altro  da  sé  (quindi,  non  comple-  sostituto del ciuccio, o il toccarsi   do una risposta alla paura del rifiu-




                                Dipendenza da smartphone: quando?

               Si può parlare di “dipendenza da smartphone” quan-  •  utilizza il telefonino come mezzo di protezione e di
               do una persona presenta alcuni dei seguenti com-    intermediazione per entrare in rapporto con altri
               portamenti:                                         con i quali altrimenti non riuscirebbe a comuni-
               •  dedica la maggior parte del proprio tempo ad atti-  care in modo diretto;
                  vità connesse all’utilizzo del telefonino (telefonate,   •  propende a utilizzare lo smartphone come stru-
                  messaggi istantanei attraverso applicazioni come   mento di controllo nelle relazioni sentimentali e
                  WhatsApp e Viber, giochi, consultazioni, uso di fo-  affettive;
                  to-videocamere ecc.), svolte in modo esclusivo o in   •  è incapace di mantenere dei momenti di assenza
                  concomitanza con altre attività;                 di contatto e di comunicazione con qualcuno;
               •  manifesta un atteggiamento di estrema affettività   •  tende a giustificare l’incapacità a staccarsi dal te-
                  verso l’oggetto telefonico che si evidenzia princi-  lefonino con l’uso di alibi (es. ragioni di sicurezza);
                  palmente con la resistenza ad allontanarsi da esso   •  tende  a  utilizzare  il  telefonino  per  tenere  sotto
                  anche per poco tempo;                            controllo alcune paure o insicurezze (paura della
               •  mostra un utilizzo del telefonino non giustificato   solitudine, fobie specifiche, crisi d’ansia);
                  da necessità, bensì come strumento per soddisfare   •  ha l’abitudine di mantenere il telefono acceso an-
                  bisogni di ordine affettivo-relazionale e come prin-  che di notte e di effettuare eventuali risvegli not-
                  cipale mezzo per comunicare con gli altri rispetto   turni per controllarlo;
                  ad altre forme di comunicazione;               •  manifesta senso di stordimento, mal di testa, ver-
               •  tende a entrare in ansia o perfino in panico, o co-  tigini, dolori al viso o all’orecchio o altri sintomi
                  munque a sperimentare stati emotivi spiacevoli,   fisici che possono essere collegati all’abuso del te-
                  se lo smartphone è scarico o se non funziona;    lefonino.





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