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INSIEME
in disparte, magari chattando; a pazione che deriva dall’esporsi al individualmente certi obiettivi e
una discussione in classe parlerà giudizio degli altri, ma piuttosto dal di sperimentare i sentimenti as-
il meno possibile, mantenendosi in bisogno e dalla capacità di costrui- sociati all’esclusivo mondo inte-
una posizione marginale. re se stessi con i mattoni dell’auto- riore personale, porta al raffor-
nomia e della fiducia verso le pro- zamento della capacità di sentirsi
■ L’ISOLAMENTO prie qualità. forti e compiuti o, in altri termini,
all’esistenza di un senso di un sé
Con il termine “isolamento” si è ■ IL VALORE connesso ma anche autonomo. Il
invece descritta la propensione DELLA SOLITUDINE bisogno di accettazione e di inti-
dell’adolescente a evitare pre- mità, se temperato dalla capaci-
ventivamente le circostanze in cui In questa prospettiva la solitudi- tà di stare da soli, non rischierà
verrebbe a contatto con gli altri, ne non si esaurisce nella “fuga” di tradursi in una dipendenza as-
a sottrarsi attivamente alle oc- dal mondo sociale, ma è la condi- soluta dagli altri, in una simbiosi
casioni di partecipazione sociale. zione favorevole alla realizzazio- nella quale l’individuo si assimila
All’intervallo si tratterrà in clas- ne di obiettivi irrealizzabili senza e identifica completamente con il
se e nelle ore libere trascorrerà il una solida e persistente capaci- gruppo, i suoi valori, le sue norme,
maggior tempo possibile nella sua tà di esercitare in autonomia vari i suoi codici. In questa prospettiva
stanza. Coloro che non dispongono aspetti della vita mentale: la curio- il “noi” non dissolverà la singolari-
di sufficienti occasioni di interazio- sità epistemica, il pensiero critico, tà e indipendenza dei partner: oltre
ne sociale, potranno sperimentare la creatività personale, lo studio, ai “sì”, voce dell’affiliazione, si sa-
sofferenza emotiva, ansia e insicu- la ricerca di propri e personali in- pranno dire i “no”, voce dell’auto-
rezza, difficoltà nell’apprendere i teressi. La capacità di perseguire nomia personale.
limiti necessari ad arginare, in mo-
do adattivamente efficace, i propri
bisogni individuali.
La scarsità di relazioni sociali è sta-
ta descritta come una prigione in cui
l’adolescente resta ingabbiato con-
tro la sua stessa volontà, condizione
di involontaria “mancanza” di calo-
re, amicizia, amore e sinonimo di in-
capacità di stare in compagnia.
■ LA CAPACITÀ
DI STARE DA SOLI
Questo approccio, che ha il merito
di richiamare l’attenzione sul ri-
schio dello scarso coinvolgimen-
to degli adolescenti nei rapporti
sociali e dei sentimenti a esso as-
sociati ha però lasciato in ombra
un’altrettanto rilevante e comple-
mentare competenza sociale: la
capacità di stare soli. In realtà, ol-
tre al timore di venire esclusi, ri-
fiutati o trascurati, vi possono es-
sere altre e importanti ragioni per
cui l’individuo sceglie di porre un
limite alle proprie opportunità di
condivisione sociale.
La parsimonia nel cercare la com-
pagnia altrui può scaturire non dal
timore di provare emozioni sociali
negative, quali la vergogna o l’im-
barazzo, né dall’ansiosa preoccu-
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