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La via dell’INTERCULTURA
BAMBINI STRANIERI Ivana Bolognesi
Università
di Bologna
CON DISABILITÀ
da diversi anni che i bambini Considerare tutte le sue peculiarità
di origine straniera con disa- (genere, gusti, ruolo nella famiglia,
È bilità frequentano la scuola esperienze…) permette di rompere lo
dell’infanzia e gli ultimi rapporti mi- schema rigido della “doppia appar-
nisteriali ne documentano l’aumento tenenza” e aiuta a valorizzare tut-
numerico nelle scuole di ogni ordine ti quegli aspetti che lo possono
e grado. Grazie all’applicazione della avvicinare agli altri bambini, nel
Convezione internazionale dei diritti gioco della somiglianza e della
dell’infanzia e alla normativa sull’in- differenza.
clusione della scuola italiana, il La costruzione di oggetti me-
nostro sistema scolastico acco- diatori significativi per il bam-
glie questi bambini riconoscen- bino, per esempio, rappresenta
do i loro bisogni educativi. un modo per conoscere gusti e abi-
tudini personali, ma anche per creare
LA RELAZIONE un canale comunicativo tra i diversi
CON LA FAMIGLIA contesti attraversati durante la sua
La relazione con la famiglia giornata: la casa, la scuola, l’ambu-
rappresenta un punto di latorio della fisioterapista o quello
partenza essenziale per dell’ospedale.
poter comprendere quale
sia la percezione della disabilità che i partenenze: la disabilità e la cultura
genitori hanno del proprio figlio, cioè di origine. La sua identità, invece, è SCOPRI
come essi intendono le sue difficoltà costituita da una pluralità di caratte- LA DIDATTICA
e quali siano le modalità di cura e di ristiche che lo rendono unico e allo INTERCULTURALE
educazione praticate a casa. Dall’altro stesso tempo simile ai suoi compagni. www.sesamonline.it
lato è opportuno che anche gli inse-
gnanti rendano chiaro e comprensibi-
le alle famiglie immigrate quale sia la
loro specifica rappresentazione di di- ACCOGLIERE IL BAMBINO E I GENITORI
sabilità e come prevedono di proget-
tare l’intervento educativo in modo da Nella fase dell’accoglienza è importante dedicare tempo alla conoscen-
za della disabilità del bambino sia mediante la raccolta delle informazioni
ridurre l’handicap e rendere il conte-
medico-sanitarie sia attraverso il racconto dei genitori riguardo alle strate-
sto scolastico inclusivo.
gie adottate in famiglia e alle aspettative future sul figlio. Il colloquio con
la famiglia rappresenta un momento privilegiato per individuare abitudini
RISPETTARE L’UNICITÀ e pratiche della quotidianità familiare, che va conosciuta e, se possibile,
DEL BAMBINO valorizzata. Un’attenzione particolare va posta all’utilizzo dei linguaggi
Un bambino di origine straniera con specialistici, pedagogici e medici, che possono non essere compresi dai
disabilità rischia di essere riconosciu- genitori e pertanto vanno resi semplici e chiari, sempre.
to soltanto attraverso queste due ap-
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