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SOMMIAMO?
1. Assegniamo il seguente compito: “Sommate tutti i 4. Otteniamo 5 coppie di somma 11, quindi
numeri naturali da 1 a 100. Avete 5 minuti di tempo”. 5 ! 11 = 55. LABORATORIO
I bambini di norma restano ammutoliti e cominciano a Proviamo con la somma dei primi 16 numeri: le cop-
fare il lavoro, specialmente se il vostro viso non pro- pie che si formano sono 8 (cioè la metà del numero
mette nulla di buono. considerato) e ogni coppia vale 16 + 1 = 17.
Domandiamo se è possibile ottenere una regola:
2. Dopo dieci minuti interrompiamoli e leggiamo il bra- (16 + 1) ! (16 : 2) = 17 ! 8 = 136.
no “Gauss” dal libro “Matematici” di G.T. Bagni (TE- E se dobbiamo sommare i primi 50 numeri naturali
STO 1, scaricabile online) cercando di riprodurre le come possiamo fare? Ascoltiamo tutte le proposte
atmosfere di quell’epoca. dei bambini. In genere emerge la soluzione (50 + 1)
! (50 : 2) = 1275. Gli alunni possono verificare se il
3. Proviamo prima con i numeri da 1 a 10. Osserviamo risultato è corretto usando anche la calcolatrice.
che se sommiamo il primo numero con l’ultimo, il secon- Ora chiediamo agli alunni che cerchino una formula
do con il penultimo e così via la somma è sempre 11. sostituendo al numero considerato la lettera n.
Dalla discussione emerge (n + 1) ! (n : 2), ma anche
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
[(n + 1) ! n] : 2.
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Osserviamo e valutiamo IL TESTO 1
L’alunno/a:
• conosce e opera correttamente con le potenze?
• usa grafici e tabelle per risolvere problemi?
• formula ipotesi, sostiene le proprie idee e si confronta con il punto di vista degli altri? www.lavitascolastica.it >
Didattica
LA PAROLA ZERO ”
“
Le parole nascondono storie molto interessanti e curiose, come la parola zero (attività di classe 4) ci dimostra. LESSICO
Lo zero è un numero particolare: né i Greci né i Romani avevano un simbolo o una parola per indicarlo; era usato
dai matematici indiani e dagli Arabi. Furono gli Arabi a portare in Occidente la “nozione” di zero, che contribuì a far
adottare i numeri arabi (1, 2, 3, 4...) al posto di quelli romani (I, II, III, IV...).
La parola zero è la trascrizione dell’arabo sifr che significa “vuoto”;
forse il simbolo 0 nacque contando con ciottoli sulla sabbia:
quando si toglieva l’ultimo non
rimaneva nulla o solo un’impronta
circolare. In Occidente, agli inizi del 1200,
il matematico pisano Leonardo Fibonacci per
tradurre il termine arabo usò la parola latina di un vento
(forse per indicarne l’inconsistenza), lo zefiro, da cui “zefro” e poi “zero”.
Gabriella Ravizza
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