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La Storia sità e della variabilità del processo di e !ilologica esercitata sulle stesse, il
riconoscimento identitario – indi- confronto tra le diverse fonti, la ca-
ha profonde spensabile oggi sia per la nostra ap- pacità di accettare i risultati del pro-
connessioni partenenza a precisi aggregati di tipo cesso interpretativo anche quando
regionale, nazionale e continentale,
essi non dovessero corrispondere alle
con l’Educazione sia in funzione dell’ormai quotidiana ipotesi di partenza (come fanno del
frequentazione e ibridazione con ele- resto tutte le scienze moderne) sono
alla cittadinanza menti identitari diversi. Il cittadino il migliore antidoto all’inconsapevo-
europeo pienamente formato dovreb- lezza in campo sociale e politico, alle
be cioè acquisire nei comportamenti la fake news, a un modo di rapportarsi
capacità di rispettare le identità altrui, basato spesso sulla sempli!icazione
storico, per esempio sul patrimonio senza peraltro negare la propria, nella estrema dei fatti e per!ino sulla vio-
culturale e ambientale. consapevolezza che nel confronto e lenza asseverativa degli slogan.
Fa parte dell’Educazione alla citta- nel pieno rispetto dei diritti fonda- Nei nuovi indirizzi sull’Educazione
dinanza (o Educazione civica) anche mentali del singolo le identità possono civica c’è un preciso obiettivo rife-
una competenza che possiamo me- convivere e anche diversamente com- rito alla cosiddetta “cittadinanza
glio descrivere come “la piena con- binarsi e plasmarsi nel tempo (come la digitale”: “analizzare, confrontare e
sapevolezza della complessità del Storia, del resto, dimostra abbondan- valutare criticamente la credibilità e
fenomeno identitario”. La Storia, temente). l’af!idabilità delle fonti di dati, infor-
l’Antropologia e la Sociologia ci in- mazioni e contenuti digitali”. Questo
segnano infatti che ogni individuo si USO CRITICO tipo di competenza non si acquisisce
aggrega socialmente in funzione di DELLE FONTI certamente predicando un astratto
una pluralità di elementi identitari, “Scienza degli uomini nel tempo”, senso critico o con una maniacale e
per esempio quelli di base familiari secondo la de!inizione di Marc Blo- poliziesca attenzione verso i conte-
e comunitari, cui quasi sempre se ne ch, la Storia ha però altre e forse più nuti della rete. La migliore palestra
aggiungono altri di natura culturale / profonde connessioni con l’educa- per abituare bambini e ragazzi alla
politica: giuridici, religiosi, lingui- zione alla cittadinanza. La cosa più critica delle fonti (così propriamente
stici, elettivi (nel senso delle proprie importante è senza dubbio il conti- si chiama) è la Storia, intesa nel suo
personali preferenze, ad esempio di nuo richiamo, anche a scuola, a quel profondo signi!icato metodologico e
natura ludico-sportiva). Lo studio senso critico e a quella obiettività di operativo. Fin dai tempi di Erodoto
della Storia, in particolare, fornisce giudizio che ne costituiscono l’asse e Tucidide, infatti, la Storia è ricer-
tutti gli elementi per una corretta metodologico fondamentale. ca della verità fattuale basata sulle
“grammatica” del percorso identita- La ricostruzione dei fenomeni sem- prove, ovvero testimonianze, ovvero
rio: la consapevolezza della comples- pre basata sulle fonti, la critica logica appunto fonti. Nel XXI secolo, dopo
Due esempi di fonti storiche: la stele del Codice di Hammurabi
(XVIII sec. a.C.) e il frammento di un papiro egizio del I-II sec. d.C.
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