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LA GESTIONE DELLA CLASSE
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È molto importante dare un nome ALTRE PILLOLE
alle emozioni dei bambini
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Didattica In
PILLOLE
tracciare con!ini tra te adulta e loro
bambini. Siamo tutti umani, e con- SE IL MIO SGUARDO... ... COMUNICO... ... E AGISCO
dividiamo reazioni emotive simili,
anche se possono essere scatenate da INDAGA Potere, sospetto, Impartisco ordini e pretendo
eventi differenti”. esclusione, condanna... obbedienza.
“D’accordo. E che altro posso fare?”.
“Prova a immaginare di lavorare in Attenzione distante, Evidenzio abilità o deficit,
OSSERVA sintomi, mancanze,
classe sapendo che c’è una telecamera scientifica, obiettiva.
disfunzionalità...
che ti riprende. Come ti sentiresti?”.
“Osservata, spiata… avvertirei dietro
l’obiettivo uno sguardo indagatore”. VEDE Resto sul piano emotivo: Soltanto se il tuo stato
“E se un osservatore presenziasse alle I momenti emotivi di ogni • “Ti vedo!”, dico. emotivo lo richiede, compio
bambino: in particolare quando • Scelgo un nome azioni in risposta a esso.
tue lezioni?”.
si sente... per la tua emozione Ad esempio:
“Andrebbe già meglio! Potrei vedere il • fiero di... e te lo comunico. • se sei sconfortato,
suo sguardo e la sua espressione, e mi • ansioso di... • Inscrivo quella mi avvicino per rassicurarti;
regolerei di conseguenza”. • arrabbiato emozione (piacevole • se sei bloccato, mi avvicino
• deluso o spiacevole) in una per aiutarti;
“Dunque sentirsi indagati, osservati o
• soddisfatto cornice di benevolenza. • se sei fiero di un disegno,
giudicati è diverso dal semplice essere • felice / euforico lo mostro alla classe
visti”. • impegnato o lo espongo.
“Sì...”. • distratto
• in fuga
“Quindi non meravigliarti se i tuoi
• oppositivo / bloccato
alunni non si sentono davvero visti: • inadeguato
è inevitabile, se sono indagati o os-
I tentativi del bambino di “Ti vedo!” Se necessario, ti contengo
servati, ma non ricevono da te una ottenere la mia attenzione. con gentilezza.
attenzione benevola. I tuoi occhi, la
tua espressione, i tuoi gesti formano
di per sé un frame, un contesto di re-
lazione: possono trasmettere affetto,
tenerezza, vicinanza, ma anche di- “Dovresti lavorare con pazienza su re. Un’ultima cosa: nei prossimi gior-
stanza, durezza e giudizio”. ciò che senti e pensi dei tuoi alunni. ni prova a lavorare ricordando che ti
“Ma io come faccio a…”. Devi sentire chiaramente se ne ami sto vedendo, che approvo e sostengo
“Ci sono due vie complementari. La le fatiche e inadeguatezze, se sei be- i tuoi sforzi e che perciò stesso non
prima è più meccanica ma anche più nevola verso i loro errori e le loro im- saranno vani”.
facile. Guarda, ti ho schematizzato maturità… se senti amore, vicinanza e
sulla che cosa accade se il tuo sguardo connessione con gli alunni, o se vice-
è indagatore, oppure se osservi, o se versa ti senti in lotta contro di loro, o
vedi: in questo caso ti ho fatto esem- magari desiderosa di fuggire e di libe- PER SAPERNE DI PIÙ
pi di cosa notare, cosa comunicare rartene”.
e come agire. Molto importante è il “E se fosse quest’ultima la mia rispo- •Nicolodi, G. (2015). L’educa-
dare un nome alle emozioni dei bam- sta?”. zione psicomotoria nell’infanzia.
bini: in questo modo darai vita a una “Ammetterla è già un passo impor- Trento: Erickson.
forma di educazione emotiva, lingui- tante. Dovresti comunque iniziare •Dana, D. (2019). La teoria poli-
stica e comportamentale allo stesso dallo schema che ti ho preparato: ti vagale nella terapia. Roma: Gio-
tempo” (vedi box Se il mio sguardo...). procurerà nuove esperienze con gli vanni Fioriti Editore.
“E la seconda?”. alunni che ti aiuteranno a progredi-
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