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ESPERIENZE E PROGETTI






                                                   VARIARE PER INCLUDERE              so e senza fretta, da solo o con l’aiuto
                                                   Un’altra possibilità è offrire proble-  dell’insegnante, mettendo a punto il
                                                   mi che si prestino a diversi livelli di   contributo personale che potrà por-
                                                   approfondimento.  Però  non  sem-  tare alla discussione collettiva la vol-
                                                   pre  chi  termina  presto  il  “livello   ta seguente. Si tratta di momenti e
                                                   base” è davvero il più curioso di an-  opportunità  importanti  sia  per  chi
                                                   dare avanti a esplorare, né è giusto   è interessato ad approfondire e ma-
                                                   che gli approfondimenti siano pro-  gari si pone spontaneamente nuove
                                                   posti sempre e solo ad alcuni.     sfide  e  domande,  sia  per  chi  fa  più
              trollare.  C’è  chi  si  soffermerà  più  a   È  più  facile,  invece,  superare  l’im-  fatica. Per quanto sia fondamentale
              lungo sul testo del problema, chi avrà   passe  delle  “diverse  velocità”  se  si   l’interazione nel piccolo e nel gran-
              bisogno di utilizzare di più la mani-  parte dall’idea che non tutto il tem-  de  gruppo,  “il  lavoro  individuale  è
              polazione di materiali, il movimento,   po scuola debba essere dedicato ad   condizione  indispensabile  perché
              la drammatizzazione, chi preferirà il   attività uniformi per tutta la classe.  ciascun  allievo  possa  mettersi  alla
              disegno e chi passerà più rapidamen-  Chi  termina  prima  un  problema,   prova  per  interpretare  il  compito  e
              te  alla  formalizzazione  matematica.   oppure  esaurisce  l’attenzione  che   attuare  tentativi  di  soluzione,  met-
              C’è  chi  vuole  provare  a  vedere  che   per quel giorno riesce a dedicare a   tendo  in  opera  la  sua  razionalità
              cosa succede in tutti i casi possibili e   esso,  può  scegliere,  a  seconda  dei   personale,  sempre  esistente,  anche
              chi cerca scorciatoie per risparmiare   propri interessi e necessità, tra di-  negli alunni in difficoltà, con qual-
              energie (magari dedicando parecchio   versi materiali presenti nell’aula: la   siasi tipo di difficoltà” (Longo, 2017).
              tempo a trovare le scorciatoie adatte).   biblioteca di classe, i giochi a con-
              Per molti insegnanti, la gestione dei   tenuto  scientifico  o  matematico,  i   Una  Matematica  centrata  sui  pro-
              ritmi  differenti  degli  alunni  è  uno   materiali per esercitarsi nelle ope-  blemi  può  (e  deve)  costituire  quin-
              degli aspetti organizzativi più difficili   razioni...                  di  un’esperienza  di  apprendimento
              da affrontare. Certo, in alcuni casi è   Altre volte, si può iniziare la gior-  inclusiva,  pur  ponendosi  traguardi
              bello che chi termina prima aiuti gli   nata dividendo la classe in gruppi: a   formativi molto elevati. Certamente
              altri, ma si rischia che questa pratica   ciascuno è affidato un lavoro diver-  è un approccio impegnativo e com-
              non lasci il tempo a tutti di elaborare   so, nuovo o da terminare. In questo   plesso, ricco di imprevisti e sorprese,
              le proprie strategie e di godersi il per-  contesto,  chi  ne  ha  necessità  può   ma sono proprio queste caratteristi-
              corso.  E  qualcuno  si  difende:  “Hey,   dedicare  al  problema  anche  una   che a renderlo appassionante, per i
              non mi spoilerare la soluzione!”.    sessione in più senza sentirsi diver-  bambini quanto per l’insegnante.










                 PER SAPERNE DI PIÙ
                 • Bartolini Bussi, M.G., Boni, M., Ferri, F. (1995). Interazione sociale e conoscenza a scuola: la Discussione Mate-
                 matica. Modena: CDE.
                 • Hersch, R. (1999). What Is Mathematics, Really? Oxford University Press. Tr. it. 2003. Cos’è davvero la Matema-
                 tica. Milano: Baldini Castoldi Dalai.
                 • Longo, A.P. (2017). In Sandri, P. (a cura di). Matematica e disabilità. Bologna: Pitagora.
                 • Mellone, M., Pezzia, M. (2014). Sette bambini ogni notte. Fiabe matematiche e processi di problem solving in clas-
                 se. Convegno UMI-Ciim XXXII, Livorno. http://www.umi-ciim.it/wp-content/uploads/2014/10/Pezzia_Mellone.pdf
                 • Pezzia M. (2015). Verso la costruzione di competenze argomentative nella scuola del primo ciclo. In L’insegna-
                 mento della Matematica e delle scienze integrate, vol. 38 A-B n. 5. Centro Ricerche Didattiche U. Morin, Paderno
                 del Grappa.
                 • Zan, R. (2016). I problemi di Matematica. Difficoltà di comprensione e formulazione del testo. Roma: Carocci.
                 • Zan, R., Di Martino, P. (2019). Problemi al centro. Matematica senza paura. Firenze: Giunti Scuola.





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